di Jacopo Tafuri
La Chiesa, come l’Esercito, è una struttura gerarchica di tipo piramidale, semplificando: al vertice il Papa, a capo delle Diocesi i Vescovi, quindi i parroci. Una struttura in cui nulla è lasciato al caso: dai termini utilizzati durante il complesso dei riti e delle cerimonie propri del culto religioso, ossia le celebrazioni liturgiche, dall’abbigliamento utilizzato durante le messe dai Ministri e dai Ministranti, meglio noto come paramento liturgico, dai riti alle cariche ecclesiastiche, tutto segue un preciso ordine. Mutuando agli edifici di culto quanto appena detto, si comincia a capire che c’è differenza di importanza tra duomo, cattedrale, basilica e chiesa. Ecco allora che si spiega perché il Papa conceda agli edifici di una particolare importanza il titolo di “Basilica”, mentre con il termine “Primaziale” indichi un edificio di culto molto importante. L’importanza del Duomo di Salerno può, quindi, essere individuata nel nome completo, che non tutti conoscono per esteso, essendo, specie i salernitani, abituati a chiamarlo semplicemente “il Duomo”. La principale Chiesa della città si intitola “Basilica Cattedrale Primaziale Metropolitana di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio Magno”; edificio di culto eretto in una città in cui la massima carica della chiesa è un “Arcivescovo Metropolita”: un vescovo che ha sotto di sé altri vescovi ed è capo della più ampia delle circoscrizioni territoriali della Chiesa, la “provincia ecclesiastica”. Nella città di Salerno già si venerava San Matteo che, secondo tradizione fu salvatore della città attaccata dai Saraceni nel 1544. Le sue reliquie, già presenti a Salerno nel 954 d.C., sono oggi custodite nella cripta del Duomo, splendida costruzione rimaneggiata in epoca barocca ad inizio seicento e che, con la sua opulenza, affascina i visitatori. Nel secolo XI, che convenzionalmente decreta il passaggio dall’ “Alto Medioevo” al “Basso Medioevo” e la rinascita dell’economia e della cultura dell’Europa, a Salerno viene edificato, in stile romanico, il Duomo di Salerno. In quel periodo il 157° Papa della Chiesa Cattolica, Gregorio VII, uscito sconfitto nello scontro tra papato e Sacro Romano Impero, nella lotta per le investiture, si rifugiava a Salerno, sotto la protezione del condottiero normanno Roberto d’Altavilla detto il Guiscardo. L’erigenda Cattedrale, costruita sulle spoglie della chiesa paleocristiana dedicata a Santa Maria degli Angeli ospitò le spoglie mortali del Papa accolto dal Guiscardo. E’ a questi tre eventi, che si deve il nome della “Basilica Cattedrale Primaziale Metropolitana di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio Magno”, a tutti nota, più semplicemente, come Duomo di Salerno o Duomo di San Matteo, un edificio di culto che, nel piccolo di una città di provincia, ha ospitato un Papa ed è intitolato ad uno degli evangelisti, che ancora protegge la città all’insegna del motto “Salerno è mia: Io la difendo”.