di Olga Chieffi
Salerno e la sua provincia rappresentano da sempre una intensa e miscela di bellezze naturali, memoria storica e modelli culturali che permettono la costruzione di basi per una società consapevole che sappia salvaguardare la Bellezza. Emozione palpabile per questa ri-partenza, nei luoghi ove ci ritroviamo da sempre, da domani lo sarà sempre con maggior consapevolezza e godimento, grazie alla visione del presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese e dell’intero suo consiglio, ieri rappresentato da Francesco Morra, delegato alla cultura e beni culturali, il quale ha presentato, con Gioita Caiazzo del Portale Trasparente dell’amministrazione provinciale, unitamente alla Vicepresidente del CTA Ersilia Frusciante e ad Enzo Galdi della Coldiretti, la prima edizione di “Domeniche ad Arte” il percorso che si svolgerà tra l’Area Archeologica di Fratte, l’Arco Catalano, il Museo Archeologico e la Pinacoteca Provinciale. Per cinque domeniche, dal 2 ottobre al 4 dicembre con start alle ore 11, i luoghi simbolo della storia di Salerno città, come lo è lo stesso Palazzo Sant’Agostino, ieri visitato da una nutrita delegazione di studenti dell’ Itis De Filippis Galdi di Cava de’ Tirreni, guidato dal Dirigente Maria Alfano, ospiteranno dei matinée nei quali i diversi linguaggi dell’arte si incontreranno per fondersi in un unicum. A completare il tutto le degustazioni dei prodotti d’eccellenza del territorio, in un momento conviviale, in cui il pubblico potrà conoscere e confrontarsi con i produttori dell’oro della nostra terra. Matinée d’apertura proprio domattina, alle ore 11, nell’Area Archeologica di Fratte che ospiterà la presentazione del libro “Eliome il disegnatore di nuvole” (Saremo Alberi editore) di Renato De Rosa; le illustrazioni sono di Monica Bauleo. Un libro per bambini ma che si rivolge anche agli adulti, per la sua storia così fantasiosa e al tempo stesso ricca di metafore. “C’è chi ha la testa fra le nuvole e chi, come Eliome, le disegna. Quanto speciale sia questo suo talento, lo scoprirà solo alla fine di un’avventura che lo vedrà protagonista insieme ai suoi quattro amici: Anita, Roby, Ciccio e Matilde”, si legge dalla presentazione che ne fa De Rosa del libro. In tandem un racconto a più voci: ad esibirsi sarà il CoroPop di Salerno, ieri rappresentato in sala da Taisa De Marchi, diretto da Ciro Caravano, noto al pubblico come una delle voci nonché arrangiatore del gruppo vocale “Neri per Caso”. Per l’occasione la formazione proporrà un repertorio che spazia da un medley di Carosone, a Tammurriata Nera passando per una rilettura di “’A città ‘e Pulecenella”. Domenica 16 ottobre stesso luogo, con la Compagnia del Giullare presenta “In nome della madre” di Erri De Luca, con la colonna sonora firmata da Max Maffia. In questa storia si racconta dell’accensione della natività nel corpo femminile, dell’amore smisurato di Iosef per la sposa promessa, delle loro nozze, della fuga, di un viaggio su un’asina paziente, di una notte con la luce di una cometa nel buio dell’inverno. Domenica 30 ottobre ci si sposta nel nostro centro storico, all’Arco Catalano, ove ci sarà la presentazione del libro “Il Castello di carta” di Paolo Romano (Marlin editore). Da Sàndor Màrai, lo scrittore ungherese che visse in quasi totale anonimato in un palazzo della zona orientale della città, al premio Nobel Salvatore Quasimodo, che fu colto da malore in Costiera Amalfitana, dal poeta Torquato Tasso che visse in città la sua fanciullezza all’americano-ravellese Gore Vidal: Salerno e l’intero salernitano sono al centro di vissuti spesso dimenticati o tuttalpiù ricordati soltanto nel rettangolo d’una targa toponomastica. Per la sezione musicale ci saranno “Le Trotulae” che proporanno brani tratti dal repertorio medievale. Il 13 novembre al Museo Archeologico Provinciale in collaborazione con il “SalerNoir Festival – Le Notti di Barliario” ci sarà la presentazione di “Arrigo” di Massimo Arcangeli (Bollati Boringhieri editore). Massimo Arcangeli ha scritto un libro del tutto particolare, che ci immerge in un contesto temporalmente alieno avvicinandolo «dall’interno», grazie a una storia ricca di suggestioni ma al contempo solidamente documentata per mezzo di un doppio sistema di note. e percorsi (sollecitati dall’indice finale, dei luoghi di Roma e del Lazio). Arrigo, insomma, è un libro unico. Per questo appuntamento è previsto un quadro tersicoreo dell’Associazione Campania Danza diretta da Antonella Iannone e l’esibizione del Coro il Calicanto diretto da Silvana Noschese. Chiusura il 4 dicembre quando negli spazi della Pinacoteca Provinciale di Salerno ove verrà presentato “L’enigma della Medusa” di Alessandro Luciano (Marlin editore). Archeologo specializzato e dottore di ricerca, Luciano in questo romanzo parla di un famoso reperto egizio scomparso dal Museo e di un sindaco rapito in circostanze misteriose. Tra le sale del Museo Archeologico Nazionale e i vicoli di Napoli, il capitano Lorenzo Ricci deve affrontare con coraggio e astuzia una pericolosa organizzazione criminale. Al Coro Armonia, diretto da Vicente Pepe, il compito di rimescolare le carte delle emozioni con la forza della musica e delle parole. L’amministrazione provinciale non si fermerà certo alle valide iniziative di Domeniche ad Arte, ma Gioita Caiazzo ha annunciato la ripresa del gruppo di lettura della Biblioteca provinciale, che sarà presto ristrutturata, insieme per “Un libro che ci unisce”, mentre Francesco Morra ha rilanciato con forza la riapertura di Villa Guariglia, un traguardo questo che si è posto passando dalla rimozione della frana, al restauro sino alla riapertura della villa, che diverrà fruibile anche per il piano superiore, pensando anche ad una manifestazione d’interesse per entrare a far parte del comitato scientifico del Centro Studi, che per lascito testamentario deve insistere e produrre in quegli spazi, naturalmente insieme al ritorno dei Concerti nella loro sede naturale. Ma la vetrina di tutto ciò sarà certamente la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che si svolgerà dal 27 al 30 ottobre in Paestum, dove si accenderanno i riflettori sull’intero, prezioso patrimonio culturale della nostra provincia.