Una Regione che funziona parte dalla salute e dal futuro dei suoi cittadini. Sanità e giovani sono il punto di partenza del percorso di Lello Ciccone, candidato al Consiglio Regionale della Campania, che mette al centro le persone, il territorio e la fiducia. Avvocato Ciccone, da dove nasce la necessità di rimettere la sanità al centro del dibattito regionale? «Perché è la base di tutto. La sanità non è solo un servizio, ma il termometro della qualità della vita di un territorio. In Campania oggi ci scontriamo con liste d’attesa infinite, pronto soccorso sovraccarichi e un sistema territoriale che spesso non riesce a rispondere ai bisogni delle famiglie. Dobbiamo invertire la rotta, riportando la cura vicino alle persone. Serve una rete di medicina di base più solida, un’assistenza domiciliare efficace per anziani e malati cronici, e un uso intelligente delle tecnologie. L’Intelligenza Artificiale, ad esempio, può essere un alleato per snellire i tempi di prenotazione e ottimizzare la gestione dei pazienti. Ma alla base deve tornare la parola rispetto: rispetto per chi cura e per chi viene curato.» E per i giovani, quale dev’essere la priorità? «La più grande sfida che abbiamo è fermare la fuga dei talenti. Ogni anno centinaia di giovani lasciano la Campania per studiare o lavorare altrove, e troppo spesso non tornano più. Questo impoverisce il nostro tessuto sociale e produttivo. Servono incentivi concreti per chi assume in Campania, percorsi di inserimento professionale legati alle nuove competenze e programmi che facciano rientrare i giovani che si sono formati fuori. E poi la scuola: deve diventare un vero ponte verso il futuro. Penso agli ITS, all’alternanza scuola-lavoro, a un dialogo più stretto tra università e imprese. Solo così possiamo dare ai ragazzi la possibilità di costruirsi un futuro qui, dove sono nati. Scuole sicure, moderne, inclusive e orientate all’innovazione: questa è la base su cui costruire una Regione che crede davvero nei giovani.» C’è un filo conduttore tra questi due temi? «Sì: la centralità della persona. Che si parli di sanità o di formazione, l’obiettivo è sempre lo stesso — ridare fiducia. Una Regione che funziona è quella che si prende cura della salute dei cittadini e del futuro dei suoi ragazzi. Questo, per me, è il vero significato dell’impegno concreto.»





