L’“Elegia delle cose perdute” al Pasolini - Le Cronache
Danza Spettacolo e Cultura

L’“Elegia delle cose perdute” al Pasolini

L’“Elegia delle cose perdute” al Pasolini

Torna la danza negli spazi della Sala Pasolini a Salerno. E torna con una due giorni che rientra nella programmazione di “Incontri”, la rassegna curata per la direzione artistica da Antonella Iannone. organizzata dall’Associazione Campania Danza e realizzata in collaborazione con Bimed e con il sostegno della Regione Campania e patrocinio del Comune di Salerno, del Comune di Vallo della Lucania e del Comune di Gioi Cilento. La rassegna è tra i progetti italiani ad aver ottenuto l’importante riconoscimento del MiC che sostiene l’iniziativa. Sabato sera (6 novembre 2021) alle ore 21.00) la compagnia Zerogrammi presenterà “Elegia delle cose perdute”, coreografia di Stefano Mazzotta. Il progetto coreografico è una riscrittura del romanzo “I Poveri” dello scrittore e storico portoghese Raul Brandao. Nell’indagine intorno al topos dell’esilio, questa creazione racconta, oltre il suo significato geografico, la condizione morale che riguardi chiunque possa sentirsi estraneo al mondo in cui vive, collocandolo in uno stato di sospensione tra passato e futuro, speranza e nostalgia. Con Zerogrammi nascono creazioni che accolgono suggestioni e ispirazioni dai mondi più diversi. Letteratura e filosofia, tradizione e quotidianità sono gli ingredienti usati per dar vita a spettacoli originali e taglienti, ironici e intensi, lavori contraddistinti da un’accurata operazione di sottrazione. Domenica (7 novembre) saranno due le coreografie proposte. Il palcoscenico sarà sempre quello della Sala Pasolini, con inizio alle ore 18.30. Si comincia con la compagnia di Teatrisospesi che presenterà “Orlando” concept e regia coreografica di Serena Bergamasco. Con ironia e delicatezza s’intraprenderà un viaggio seguendo le “cartografie” dell’Orlando Furioso di Ariosto, i percorsi dettati spesso dal caso, giocando, perdendosi e divertendosi nelle infinite rotte e sconfinamenti, dentro e fuori i topos ariosteschi; del resto, nell’Orlando, l’ironia, la casualità e il gioco sono sempre presenti e capaci di tessere le fila di un arazzo ricco di intrecci fra personaggi di tradizioni e culture anche diversissime tra loro. Da qui lo scambio dei ruoli, l’empatia, la componente ironica sottesa in tutto il poema. Su tutti la figura nuova per eccellenza: la donna, forse mai narrata in questo modo prima di allora, che capovolge il topos del paladino e della fragile principessa senza la platealità dell’impossibile. Seguirà la compagnia ArtGarage “Body Things Xxy. Charapter 2” che presenterà la coreografia di Macia Del Prete ispirata al racconto “Cinismo” di Sergio Bizzio e all’adattamento coreografico di Lucia Puenzo. Il lavoro rappresenta un’analisi delle fluttuazioni di genere attraverso un’introspettiva sulla realtà del genere nelle persone intersessuali. Lo spartito coreografico si snocciola attraverso una narrazione fragile e difficile incentrata sulla percezione intima e “diversa” di un soggetto non binario mediante le prime esperienze sentimentali e sessuali, tra la confusione che tutto ciò può creare e la pressione psicofisica che ess* subisce nel dover operare una scelta sul proprio corpo. Un quadro crudo di pulsioni e emozioni. Una spirale di compromessi da accettare e domande a cui trovare risposta concretamente con il corpo ma concettualmente con la mente ed il cuore. Il prossimo appuntamento in cartellone è il 17 novembre quando al Teatro Ghirelli (ore 21.00) ci sarà in apertura Movimento Danza con “Polvere” firmato alla coreografia da Gabriella Stazio e subito dopo C&C con “A peso morto” coreografia di Carlo Massari, fotogrammi di una periferia senza tempo e identità. Caratteri, una volta protagonisti, oggi disadattati privi di una funzione sociale, comparse passive, astanti in attesa di cadere in una voragine identitaria che ne cancellerà definitivamente la memoria per dare spazio al nulla.