di Monica De Santis
L’emergenza sanitaria ha messo a dura prova i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti. Argomento questo già trattato ed affrontato più e più volte. Le scuole si sono dovute riorganizzare, per garantire il distanziamento agli alunni, occupando tutti gli spazi a loro disposizione, laboratori e palestre comprese. Ed è proprio per questo motivo, per l’occupazione delle palestre, oramai trasforte in aula in molti istituti scolastici, che alcuni dirigenti scolastici tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre hanno inviato una richiesta agli uffici comunali competenti per chiedere l’utilizzo delle palestre e degli spazi dello Stadio Vestuti. Richieste che sono state prima rinviate a causa delle elezioni, poi a causa delle vicende giudiziarie che hanno travolto l’amministrazione comunale, poi si è dovuto attendere l’insediamento della nuova giunta, per poi finire sommersi in una serie di richieste che a scadenza mensile circa veniva fatta dagli uffici competenti ai dirigenti scolastici. Richieste di integrazione delle domande da loro presentate, che puntualmente sono state fornite dai dirigenti scolastici. Morale della favola? Siamo a circa metà del mese di febbraio e sulla possibilità di utilizzare per alcune ore mattutine lo stadio Vestuti e le sue palestre, ancora nessuna notizia è giunta ai dirigenti scolastici, che non hanno altre soluzioni alternative per consentire ai loro studenti di svolgere un po’ di attività fisica nelle due ore di scienze motorie.