Se il prezzo dell’oro aumenta, è un bel vantaggio per gli investitori e per le persone che hanno intenzione di vendere oro usato. Ma, in alcuni casi, le quotazioni elevate dell’oro possono rappresentare un motivo di crisi per i compro oro. Ecco perché.
Prezzo dell’oro ai massimi storici
In questo periodo storico, andare da un compro oro per vendere gioielli e oggetti in oro usato è una decisione molto conveniente. La quotazione dell’oro, infatti, ha raggiunto livelli da record, mostrati dal mercato finanziario del metallo prezioso che, negli ultimi mesi, ha visto il prezzo dell’oro toccare cifre ai massimi storici.
Alcune analisi di mercato parlano di un trend in ascesa del prezzo dell’oro, che potrebbe continuare a salire nel medio-lungo termine. Agli occhi degli investitori, ma per l’economia globale in generale, viene mostrato uno scenario piuttosto semplice: questo è il momento più favorevole per fare compravendita di oro.
Sale il valore dell’oro e aumentano le vendite
Ma il prezzo dell’oro al grammo così alto non fa gola solamente agli investitori finanziari, ma anche ai “piccoli investitori”, e cioè alle persone che da tempo hanno intenzione di vendere il tesoretto di casa ma stavano aspettando il momento più propizio.
L’esperto Valerio Saltari, titolare del compro oro Orolive, con sede a Roma in via Acciaioli 4, ha confermato l’incremento del numero dei clienti negli ultimi mesi. Ma, parallelamente, Saltari conferma un’altra tendenza, legata a doppio filo con le quotazioni elevate dell’oro: i compro oro sono in crisi.
Il motivo della crisi dei compro oro riguarda la disponibilità – o meglio, l’indisponibilità – economica dei commerciati ad acquistare grosse quantità di oro. Quotazioni elevate spingono le persone a vendere oro in grandi quantità, posseduto perché lo hanno ricevuto in eredità o perché vogliono vendere gettoni d’oro vinti ad un quiz televisivo.
A questo punto, l’iter da seguire è il seguente: l’operatore compro oro che acquista questa mole di oro, ha l’obbligo di tenerlo in negozio per almeno 10 giorni prima di rivenderlo.
Questo limite temporale riguarda uno degli obblighi a cui il titolare del negozio di compro oro deve adempiere per svolgere la sua attività di commercio di oggetti preziosi a norma di Legge, e cioè secondo quanto stabilito dal Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773 chiamato “Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (TULPS).
Sono tanti i punti che la normativa nel settore compro oro chiede di rispettare. Dall’identificazione del cliente tramite documento di identità con fotografia in corso di validità al momento della compravendita degli oggetti preziosi all’obbligo di tenere un registro delle operazioni compiute, dagli obblighi antiriciclaggio (fra cui il limite sul pagamento in contanti, che può avvenire entro i 499,99€ e, superata questa cifra, il compro oro deve pagare con metodi tracciabili) al fermo cautelare degli oggetti preziosi per 10 giorni.
È molto importante che venga rispettato questo periodo, perché può servire alle autorità nel caso in cui debbano eseguire degli accertamenti sulla provenienza del metallo prezioso. Ma è utile anche per il cliente stesso che ha concluso la compravendita, e che potrebbe aver cambiato idea e voler riacquistare i propri beni.
Alla luce di quanto imposto dalla legge, i compro oro si ritrovano ad avere grosse difficoltà a procedere con ulteriori acquisti. Tenere tutto questo oro bloccato in negozio, non permette di poterlo investire di nuovo e di rientrare nelle spese di acquisto. Dunque non possono procedere con gli acquisti di nuovi lotti di oro e puntare a maggiori guadagni.
La liquidità di alcuni negozianti viene messa in crisi, ma questo disagio non ha coinvolto tutti i negozianti. Il compro oro OroLive, a differenza dei tanti colleghi che stanno subendo l’impatto negativo di quello che dovrebbe essere solamente un fatto positivo, non è colpito da questa crisi. Orolive, infatti, è un’attività specializzata nell’acquisto di grandi quantità di oro, dunque ha tutti gli strumenti necessari per non subire il contrattacco delle quotazioni elevate. Il punto vendita riesce a sostenere le spese di acquisto di molti chili di oro, senza dover temere il fermo legale dei 10 giorni.
In più, quella proposta da OroLive è sempre la massima valutazione possibile che si può trovare sul mercato, grazie agli accordi stipulati con i banchi metalli che gli permettono di applicare basse commissioni sugli acquisti.





