di Erika Noschese
Spazi culturali per tutti, scuole comunali a sistema, attraverso i servizi pubblici”. Sono le proposte che intende portare in consiglio comunale Anna Maria Di Martino, docente, candidata con Antonio Cammarota sindaco nella lista de La Nostra Libertà.
Professoressa Di Martino, lei è candidata a consigliera Comunale in una delle liste elettorali dell’Associazione “La Nostra Libertà”. Perché ha sentito il bisogno di partecipare a questa competizione elettorale?
“Perché la nostra associazione, da anni ben presente sul territorio salernitano, è stata, è e sarà sempre promotrice di idee e proposte innovative finalizzate alla promozione sociale, economica e culturale di Salerno. Le liste de’ La Nostra Libertà sono le uniche veramente “civiche”, cioè del tutto immuni da orientamenti politici-ideologici e dal sistema dei partiti convenzionali, che troppo spesso interferiscono nei progetti delle comunità locali. Noi siamo invece profondamente convinti che la Libertà si conquista con idee sane e realizzabili senza cedere in nessun caso ad interessi personali, né a compromessi”.
Lei che è stata a lungo docente a Salerno si sente soddisfatta dell’attenzione dedicata alla scuola nella nostra città?
“Esaminiamo la situazione delle scuole Primarie, cioè le scuole per l’infanzia , le elementari e le medie, perché queste sono gestite direttamente dal Comune. Queste Scuole, da quando sono state istituite le Scuole Comprensive, cioè l’abbinamento delle Primarie nello stesso plesso, i Dirigenti ed i docenti non sempre riescono a concretizzare l’offerta formativa come avveniva nel passato perché un plesso frequentato da molte centinaia, a volte migliaia, di utenti ed una massiccia presenza giornaliera di genitori con esigenze diverse, una Dirigenza assediata da norme, circolari e decreti riguardanti tre tipi diversi di scuola, una Segreteria che con pochi addetti deve amministrare docenti, non docenti, materiale didattico ed altro, non può non rasentare spesso la confusione, né c’è spazio per andare incontro alle esigenze degli utenti. Per questi motivi già da qualche anno i genitori che hanno più disponibilità preferiscono pagare una retta mensile ed iscrivere i propri figli alle Scuole private o paritarie le cui classi sono meno numerose, possono intrattenere i bambini anche nel pomeriggio ed offrono anche il servizio scuolabus”.
E allora cosa propone?
“Propongo che il Comune di Salerno debba gestire le Scuole Primarie assicurando ai genitori che ne fanno richiesta i servizi di cui sopra, cioè il bus e l’orario prolungato, coprendo le spese sostenute dal Comune con le modeste rette mensili degli interessati, non finalizzate a creare profitto ma solo un dovuto servizio ai cittadini di Salerno. lo stesso sistema è già in uso in moltissime città. Anzi le dirò che a Milano l’Amministrazione comunale nomina anche il personale scolastico attingendo dalle graduatorie comunali. Investire sulla scuola significa investire sul futuro progresso sociale di Salerno. Inoltre se questo progetto fosse attuato ci sarebbe una maggiore distribuzione dei discenti sul territorio essendoci la possibilità di iscrizione alle scuole Primarie gestite in modo più completo e mirato, oppure alle scuole private, con grande beneficio dell’azione didattica e della serenità familiare”.
Lei ritiene possibile che il Comune accolga questo progetto?
“Ne dubito molto considerato che non ha preso in considerazione tante altre proposte innovative più volte sostenute in Consiglio comunale da Antonio Cammarota, nostro candidato sindaco. Ma non dispero. Se le prossime consultazioni elettorali premieranno le nostre idee e tutte le iniziative intraprese finora per il progresso di Salerno e dei suoi cittadini, beh, allora sarà La Nostra Libertà, eventualmente insieme ai partiti ed ai movimenti che ne condividono il programma, a ridisegnare un completo rinnovamento della nostra città all’altezza dei tempi in cui la Scuola e la Cultura saranno aiutate, monitorate e migliorate”.
Prima accennava alla cultura relativa alle attività artistiche. Lei è soddisfatta dalla presenza in Salerno di tanti teatri, auditorium, arene o spazi?
“Abbiamo gli stessi Teatri che mi hanno visto crescere tranne il Teatro Ghirelli, sempre chiuso; mancano gli Auditorium multifunzioni, sale per dibattiti, per congressi, per prove teatrali e musicali, ambienti adatti per ospitare web radio. E non parlo delle strutture a pagamento disponibili negli hotel o nei Centri Sociali, cosa davvero vergognosa, o negli stessi Teatri più importanti perché la cultura non si compra, bensì si mettono a disposizione dei cittadini salernitani tutti gli ambienti, e sono molti, già in possesso del Comune previo minimi contributi; oppure si potrebbe disporre che per alcuni giorni a settimana i Teatri e le altre utili strutture comunali vengano condivise, senza preferenze, con quelle centinaia di amanti della musica, del teatro amatoriale e delle altre attività creative di cui si sente un bisogno ancora maggiore nel dopo covid. Faccio notare che in Salerno sono molte decine le Band musicali e le Compagnie del Teatro amatoriale continuamente in affanno ed in lite per ottenere una sede dove operare. Stiamo parlando cioè non solo delle centinaia di giovani e meno giovani molto motivati ed interessati alle varie forme artistiche ma anche di un vastissimo pubblico già a lungo penalizzato dal covid”.
Quindi lei ritiene che i teatri e gli ambienti che consentano attività creative siano insufficienti in una città di 130.000 abitanti come Salerno?
“Io penso a quell’ 80% dei salernitani che non può permettersi biglietti d’ingresso o abbonamenti a prezzi molto alti, o a quelle migliaia di giovani e non giovani, attori e spettatori, che o per passione o perché non possono permettersi altri svaghi vorrebbero dedicarsi con maggiore impegno e continuità alle attività teatrali, musicali, web radio, lettura, dipinti ed altro. C’è la possibilità di aiutarli a costo zero e dobbiamo farlo prima che prendano strade diverse e non sempre giuste”.