Le cooperative sociali, l’affare de La Fabbrica e le indennità degli assessori - Le Cronache
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Le cooperative sociali, l’affare de La Fabbrica e le indennità degli assessori

Le cooperative sociali, l’affare de La Fabbrica e le indennità degli assessori

di Michelangelo Russo

Mentre un cataclisma epocale si abbatte sull’Europa e legioni di disperati senza un soldo arrivano anche da noi; mentre i giovani, tanti, soprattutto laureati e diplomati, non trovano lavoro nelle nostre zone e devono emigrare; mentre la città e i suoi edifici storici vanno in pezzi senza manutenzione; mentre tutto ciò accade, si fanno affari privati e diversi assessori (non dico il Sindaco, che fa il suo lavoro a tempo pieno), che già prendono pensioni non d’oro ma di platino, vanno a prendersi indennità di carica, coi soldi pubblici, che un medico di pronto soccorso non si sogna nemmeno come stipendio. Ora, dico a questi ricchi assessori: rinunciate, almeno in questo momento, a indennità che non vi servono a mettere il piatto in tavola, dove potete permettervi già lo champagne ogni giorno! Donate queste indennità alle organizzazioni umanitarie, e diteci a quali e datecene prova, perché così è nel costume di chi degnamente vuole rappresentare il popolo, soprattutto nei momenti estremi!

Torneremo su questo argomento in continuazione fino a quando qualcuno non ci risponderà, e farà da esempio agli altri.

E adesso andiamo a quanto ha denunziato pubblicamente il Presidente della Commissione Trasparenza del Comune ieri. E’ un fatto grave, quello che ha detto: i terreni e il capannone de La Fabbrica starebbero per essere venduti ad Amazon, senza però garanzie per i lavoratori attualmente disoccupati. Il tutto, a dire dell’Avv.to Cammarota, che certo ha letto le carte, in totale inadempimento degli accordi contrattuali a suo tempo sottoscritti con il Comune. Per tali motivi ha, giustamente, promosso un tavolo di lavoro istituzionale anche con l’Ufficio Legale del Comune. Ha peraltro fatto una proposta di riassorbimento dei tanti lavoratori delle Cooperative sociali, attualmente in drammatiche condizioni economiche, tramite il possibile acquirente Amazon. In poche parole, da un consigliere dell’opposizione, che è il Presidente della Commissione Trasparenza, e quindi un organo di controllo privo di poteri di gestione esecutiva della macchina amministrativa del Comune, viene la più fattiva iniziativa, più che dignitosa, di soluzione del problema drammatico delle Cooperative sociali per la cui soluzione l’unica risposta della maggioranza in Consiglio Comunale, che controlla direttamente il potere esecutivo (e quindi le capacità operative immediate), è stata la fuga al momento della votazione in aula sul punto. Non parliamo dell’Assessore alla Trasparenza. Bisogna capirlo! E’ impegnato con i parcheggi, al momento, per l’Auditorium vuoto dall’inizio dei lavori ai tempi di Tangentopoli. Quindi, confidare nell’apporto di idee dell’Esecutivo Comunale per risolvere concretamente problemi urgenti è come sperare che Putin ordini l’immediata ritirata delle truppe. L’avvocato Cammarota ha invece dato una dritta all’opposizione: non cercare interlocutori nelle figure dell’esecutivo, che probabilmente funziona come la catena di comando in Russia (che non ha organi di decisione intermedi), ma leggere le carte, tutte le carte del Comune, per mettere in evidenza discrasie, inefficienze e omissioni ambigue dell’operato dell’Esecutivo Comunale. E regolarsi di conseguenza con denunzie a getto continuo. Anche questo giornale ha interesse a leggere la convenzione stipulata a suo tempo dal Comune con la proprietà delle ex Cotoniere. Possiamo dare qualche suggerimento pubblicamente, perché forse qualcosa in diritto ne capiamo. E, sia chiaro, non pretendiamo alcuna indennità con soldi pubblici !!!