L'assessore Adinolfi: tasse per le casse vuote. I tagli - Le Cronache
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L’assessore Adinolfi: tasse per le casse vuote. I tagli

L’assessore Adinolfi: tasse per le casse vuote. I tagli

di Erika Noschese

Un consiglio comunale dai toni particolarmente accesi quello andato in scena ieri mattina a Palazzo di Città dove, tanto da parte di alcuni esponenti della maggioranza quanto della minoranza, è andato in scena l’ennesimo triste show. Al centro dell’attenzione il Bilancio e il patto Salva Comuni. Come facilmente prevedibile, nonostante le rassicurazioni dell’assessore Paola Adinolfi, non sono mancate le polemiche. “Abbiamo passato in rassegna tutte le possibili aree di intervento – ha spiegato la Adinolfi – Sul versante del recupero delle entrate, possiamo avvalerci del patto dell’Incremento Irpef e dell’introduzione dei diritti di imbarco, in quanto progressiva e, dunque, non va ad incidere sulle fasce deboli ma rafforzeremo sul versante della riscossione, cercheremo di fare la lotta all’evasione e rafforziamo l’ufficio entrate”. Tra gli interventi programmati, rafforzare la riscossione coatta dopo aver perfezionato la gara per l’agente di riscossione per introdurre miglioramenti rispetto alla precedente gara. Sul versante della razionalizzazione interna, l’amministrazione è al lavoro sulla ristrutturazione delle strutture amministrative, eliminazione di ridondanze, accorpamento di uffici e plessi scolastici; sul risparmio energetico per compensare gli aumenti delle utenze, tanto che è stato creato un gruppo di lavoro con azioni su questo versante. “ Faremo un censimento di tutte le superfici su cui inserire il fotovoltaico e stiamo lavorando sulla pubblica amministrazione: avvieremo la convenzione per poter utilizzare lampioni intelligenti per completare il territorio cittadino. Lavoreremo sulla programmazione della gestione della tassa e prevediamo una riduzione degli interessi passivi e un miglioramento dei tempi di pagamento, già registrato dal 2020 al 2021. siamo stati il primo comune ad aver pubblicato le misure in maniera dettagliata e trasparente, vogliamo evitare la riduzione dei servizi; abbiamo ritoccato la tariffa dei servizi a misura individuale, in particolare abbiamo aumentato il servizio mensa del 48%-50% e abbiamo introdotto il pagamento del servizio di trasporto scolastico che prima era gratuito – ha spiegato l’assessore – Questo era inevitabile perché c’è bisogno di aumentare la copertura, mantenendo la distribuzione per fasce per tutelare quelle deboli e sono state ottimizzate. Lo sforzo è stato ridurre il più possibile le tasche dei cittadini e farlo fare alla struttura, per quanto possibile. Non è un pre dissesto ma un disavanzo importante che richiede uno sforzo importante. Abbiamo fatto lo sforzo massimo per raggiungere questo risultato: per le fasce deboli non ci sarà alcun aumento e non è stato tagliato alcun servizio; il disavanzo viene fuori dai tagli dei trasferimenti nel corso degli anni che hanno penalizzato questo comune, noi abbiamo evitato di tagliare i servizi per non pesare sulle fasce deboli; l’aumento delle tariffe è contenuto ed è stato fatto seguendo l’orientamento della Corte dei Conti”. Su questo punto, anche la maggioranza si spacca, con i socialisti che hanno presentato il loro documento politico e Horace Di Carlo che parla di “voto di responsabilità”. “Maggiore condivisione e maggiore attenzione alle fasce deboli, un piccolo risultato di natura politica lo abbiamo portato a casa e parlo della riduzione dei ticket mensa per la fascia dai 6 ai 9mila euro di Isee ma è intenzione continuare anche dopo visto che ci saranno verifiche per quanto riguarda il trasporto scolastico e quanto può essere attenzionabile per le fasce deboli”, ha dichiarato il capogruppo del Psi, Filomeno Di Popolo. Il Psi ha avanzato una serie di proposte per cercare di attingere da altri canali fondi che sono dormienti. “Sulla questione Imu e l’imminente scadenza abbiamo proposto di non far pagare la sanzione per agevolare le fasce deboli”, ha aggiunto il capogruppo dei socialisti.