PONTECAGNANO. “Anche quest’anno l’Arpac ha dichiarato che il mare di Pontecagnano Faiano non è balneabile. Nei 7 chilometri di fascia costiera a Sud del capoluogo, anche quest’anno non è consentita la balneazione. L’agenzia che si occupa delle analisi delle acque ha riscontrato una presenza di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali che supera il livello massimo consentito”. Questo quanto dichiarato dal Senatore Andrea Cioffi del Movimento 5 Stelle. “Questa situazione si ripete dal 2007, come è possibile verificare nell’archivio che l’agenzia mette a disposizione sul proprio sito internet, nonché dalle numerose segnalazioni dei cittadini che lamentano le condizioni preoccupanti nelle quali versano le acque della costa picentina. E’ preoccupante il silenzio delle istituzioni rispetto questa faccenda. La legge prescrive alle amministrazioni locali l’obbligo di ricercare le cause dell’inquinamento e di porre rimedio per prevenire, ridurre o eliminare le fonti inquinanti”. “Nonostante la presenza di agenti patogeni abbia raggiunto livelli elevatissimi, l’amministrazione comunale fa susseguire, anno dopo anno decreti di non balneabilità, senza che alcuna misura di contrasto al fenomeno venga messa in atto. L’indifferenza e la cecità delle istituzioni difronte a questo fenomeno è quantomeno preoccupante. Oltre al pericolo per la salute dei cittadini, ne consegue anche la sofferenza del sistema turistico e delle attività imprenditoriali della zona”. “Mi sto interessando personalmente a questa vicenda – continua Cioffi – per capire quali siano le cause dell’inquinamento del mare che bagna la fascia costiera a sud del capoluogo, in special modo Pontecagnano Faiano. Insieme a cittadini e attivisti ci stiamo attivando concretamente, allo scopo di affrontare il problema in maniera radicale. L’amministrazione non può restare in silenzio difronte a un problema che ogni anno si ripete nella sua tragica ciclicità. Non si può parlare di emergenza nel caso di una circostanza che si presenta con drammatica puntualità allo scoccare della stagione estiva”. Una notizia che ha creato un certo allarmismo e non poteva essere diversamente gli operatori turistici della fascia costiera. Esplode l’ira degli utenti molti dei quali provenienti da tutta la provincia che devono fare i conti con un mare non balneabile. Un problema che si ripresena puntualmente ogni estate ma con le istituzioni locali e provinciali non sempre puntiali ed all’altezza della situazione. Un problema questo proprio per la tutela della salute dei cittadini che non può essere sottovalutato dalle istituzioni.
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