Erika Noschese
Virginia Luongo, unica candidata pentastellata nel salernitano. Una bella responsabilità quella che si sta assumendo la giovane candidata alla carica di sindaco che cerca così di portare il simbolo dei 5 Stelle nel Comune di Campagna.
Virginia, quali sono i punti più importanti del suo programma elettorale?
«Noi abbiamo costruito il nostro programma elettorale, individuando cinque macro aree fondamentali che corrispondono ai grandi bisogni o interessi dei cittadini: acqua perchè il nostro comune da tempo ha problemi di crisi idriche che durante l’estate pesano davvero tanto sui cittadini; l’area benessere perchè vogliamo intraprendere una serie di attività che migliorano la qualità di vita dei cittadini; sostanzialmente, attività basate sullo sport anche perchè Campagna è un territorio ricco di talenti che poi riescono ad esprimersi sempre fuori dal territorio. Poi, la terza area l’abbiamo chiamata comunità e conoscenza, per favorire una maggiore coesione sociale e un maggior senso di partecipazione allo spirito di comunità; quindi, prevediamo interventi in tema di mobilità, maggiore coesione del territorio, riqualificazione urbanistica per consentire alle persone di entrare più facilmente in contatto perchè è un territorio molto esteso ma le singole frazioni non comunicano tra di loro, se non durante il periodo estivo con alcune manifestazioni. Poi, attività di diffusione della conoscenza sia in termini di pura conoscenza dei saperi scientifici, contatti con il mondo della conoscenza moderna perchè il paese è un po’ emarginato rispetto a queste tematiche sia in termini di diffusione della conoscenza per promuovere il lavoro».
Da cosa dovrebbe ripartire Campagna, dopo il 10 giugno?
«Noi pensiamo che debba ripartire innanzitutto dalle persone perchè hanno il diritto di confrontarsi con l’amministrazione, di esprimere i loro bisogni e di confrontarsi con l’amministrazione anche per individuare situazioni concrete e dovrebbero avere il diritto anche nell’identificazione delle tempistiche, delle risorse. Dunque, conoscerle in modo trasparente».
Moanco o Lembo, chi teme di più?
«Al momento, noi riteniamo di essere una proposta alternativa ad entrambi. Cerchiamo di portare avanti il nostro progetto e di convincere le persone che abbiamo un progetto valido perchè ci crediamo e riteniamo che la scelta debba essere fatta dai cittadini».
Non pensa che il Movimento 5 Stelle, a Campagna, possa essere penalizzata perchè ha solo una lista, a differenza degli altri due candidati?
«Se facciamo un ragionamento in termini di candidati, singoli voti e lista si, sembra essere una deduzione matematica però noi puntiamo a risvegliare le coscienze e far capire alle persone che devono andare un po’ oltre il puro legame di amicizia o familiare e cercare di fare una scelta dettata dal loro cervello».
Campagna è l’unico comune del salernitano che avrà, un candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Una bella responsabilità per lei…
«Sì, di questo ne siamo consapevoli e stiamo cercando di impegnarci al massimo».
Comuni come Pontecagnano e Pellezzano alla fine non sono riusciti a dar vita ad una lista pentastellata. Un lavoro tardivo, come diceva Angelo Tofalo, a dispetto di quanto accaduto a Campagna dove siete stati in grado di lavorare sia per le politiche sia per le amministrative.
«Sicuramente a noi dispiace. Fino all’ultimo speravamo che anche altri comuni potessero il simbolo 5 Stelle sui territori perchè noi all’interno del movimento condividiamo un’idea comune che è quella di portare una serie di progetti nei quali noi crediamo, soprattutto sul territorio perchè è davvero importante». Crede che il quadro nazionale possa, in qualche modo, influire negativamente a livello locale? «Noi stiamo cercando davvero di impegnarci sul territorio e far capire alle persone che siamo un’alternativa valida quindi non pensiamo possa esservi questo grande collegamento con le dinamiche nazionali. Confidiamo in una soluzione positiva anche a livello nazionale per tutti i cittadini».
Se potesse lanciare un appello agli elettori cosa direbbe?
«Dopo tanto tempo esiste davvero un’alternativa proposta da persone che sono libere, nessuna delle quali ha un interesse particolare ad entrare nell’amministrazione del territorio ma hanno deciso di esporsi per un progetto comune. Io chiedo alle persone di valutare concretamente tutte le proposte, di ascoltare tutti e di scegliere la proposta che ritengono più valida»