SALERNO. Di nomi ne stanno circolando davvero tantissimi, alcuni obiettivamente fattibili, altri che stuzzicano la fantasia del popolo granata, ma che, per tanti motivi, non sono alla portata. Uno di questi è l’attaccante Paulinho. L’ex Livorno, che Salvatore Avallone conosce benissimo sin dai tempi del Sorrento, è stato accostato alla Salernitana, ma il procuratore, Bagnoli, ha fatto chiarezza ai microfoni di Granatissimi: “Non c’è assolutamente nulla, Paulinho ha fatto una scelta di vita e sta bene dove sta. Il mio assistito è stato già a Sorrento e si è trovato bene, sappiamo che Salerno è una bella piazza, ma non ci sono stati contatti e c’è anche il discorso della categoria che non va trascurato. Non ho mai sentito nessuno della Salernitana”. Nei giorni scorsi era stata smentita anche la pista Arrighini: il giocatore piace ad Ascoli, Entella e Lecce, ma l’Avellino vorrebbe trattenerlo. Intanto tutti pazzi per Eric Herrera. Il giovane esterno offensivo della Paganese è riuscito a mettersi in mostra in questo girone d’andata risultando uno dei calciatori più interessanti e decisivi della formazione azzurrostellata e dell’intero girone C. Non è affatto da escludere, però, che il direttore sportivo D’Eboli possa collocarlo altrove già nella prossima finestra di mercato e la sua partenza potrebbe dar vita ad un vero e proprio valzer di attaccanti. Herrera, infatti, piace molto alla Salernitana, ma la società granata potrebbe lasciarlo al Lecce per concentrarsi esclusivamente su Perrulli, esperto esterno d’attacco che piace proprio al sodalizio salentino che, a quel punto, mollerebbe la presa. Sullo sfondo, però, c’è anche l’interesse del Benevento, pronto a formulare una proposta ufficiale alla Lupa Roma. Se alla fine Perrulli scegliesse il Sannio, la partenza di Fabio Mazzeo sarebbe sempre più probabile ed a quel punto Novara e Salernitana tornerebbero alla carica: Vigorito non vorrebbe rinforzare una diretta concorrente per il salto di categoria, l’attaccante sarebbe felice di indossare nuovamente la maglia della sua città a distanza di un decennio, la sensazione è che da qui al 31 gennaio possa accadere davvero di tutto. La Paganese, dal canto suo, proverà a capire se ci sono i presupposti per riaprire il discorso con Ciro Ginestra, cui ingaggio è stato in passato ostacolo insormontabile. (ga.fer.)
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