La WindSchool Orchestra della VigorMusic in trasferta - Le Cronache
Spettacolo e Cultura Musica

La WindSchool Orchestra della VigorMusic in trasferta

La WindSchool Orchestra della VigorMusic in trasferta

Questa sera la formazione diretta dal clarinettista Salvatore Schembari si esibirà nella Chiesa di San Benedetto alle ore 19

Di OLGA CHIEFFI

Dopo il concerto inaugurale di ieri sera a Vallo della Lucania, la WindSchoolOrchestra, diretta dal clarinettista Salvatore Schembari, formatasi nel corso delle masterclass attivate dalla Vigormusic International Masterclass & Festivals, si esibirà questa sera nella Chiesa di San Benedetto, alle ore 19. E’ questo un appuntamento patrocinato dal Comune di Salerno, nella persona dell’assessore alla cultura Tonia Willburger, che ha inteso restituire al pubblico l’antica chiesa, che da sempre è stata sede di prestigiose rassegne musicali. La WindSchool Orchestra proporrà un programma composito con trascrizioni che spaziano tra il romanticismo e il verismo italiano. Ascolteremo il Preludio della Forza del Destino di Giuseppe Verdi simbolo della visione policentrica verdiana, affermata e riassunta dopo la sigla del tema fatale, lamentoso, tenero e feroce, al quale il compositore dà un bel giro di vite mescolando insieme le maledizioni, gli squarci lirici e fidenti, parafrasi di battaglie, cerimonie e rabbiosi assalti, seguita dalla “Sinfonia al Conventello” che Rossini quattordicenne compose per la compagnia musicofila radunata attorno alla famiglia Triossi, uno dei primi se non il primissimo cimento orchestrale vero e proprio di Gioachino, che richiama alcuni elementi dello “stile rossiniano” , unitamente a quel “crocevia di cambiamenti” che  definiranno in seguito i tratti tipici del Pesarese. Dopo un’introduzione lenta si delineano due temi la ripresa del primo dei quali sfocerà in una coda che è già un efficace schizzo dei futuri sviluppi del celebre crescendo. Operetta viennese con il Franz von Suppè l’Ouverture di “Dichter und Bauer”, con il celebre solo affidato al sax tenore che ha da sostituire il violoncello, per quindi passare all’Intermezzo dalla Fedora di Umberto Giordano un monocromo aperto da una sorta di moto perpetuo, indi stagnante in un’atmosfera ambigua, prima che lo sgorgo melodico sostituisca al senso di sospensione l’atteso effetto liberatorio. Seguirà una composizione sinfonica di rara esecuzione quale la Danza Esotica, composta da Pietro Mascagni nel 1891, un eloquente omaggio al gusto Kitsch della Belle Epoque, e ancora il Gioacchino Rossini della Danza, la famosa tarantella notturna che impazza in un infuocato blue-moon napoletano in riva al mare. A completare il programma tre pagine originali composte da Salvatore Schembari: “Tramonto sul Cilento”, una marcia sinfonica che rivela i colori vividi del tuffo e della scomparsa del sole nel mare del mare cilentano, che da sempre ha ispirato innumerevoli artisti, Michelangelo, un poema sinfonico specchio del segno del genio italiano, che concepisce, neoplatonicamente, l’arte come ispirazione interiore, furor dell’anima; storia della spiritualità umana, della lotta per la salvezza, l’agitazione, il turbamento e la sua espressione nel movimento, e un Intermezzo sinfonico dalla interessante costruzione.