di Filippo Attianese
NOCERA INFERIORE. “Rinuncio a te per troppo amore”; la giornata decisiva per il futuro della Nocerina comincia con queste parole, scritte dall’attuale presidente del club, Silvio Cuofano, sul profilo personale. Parole che sembrano riprendere le dichiarazioni rilasciate dal massimo dirigente rossonero prima della sfida contro il Faiano, in cui si annunciava l’imminente volontà di passare la mano. Ma la vera bomba esplode poco dopo, con la pubblicazione del comunicato da parte dell’ufficio stampa che ufficializza la messa in liquidazione del club rossonero. “Con il presente comunicato si annuncia la convocazione dell’assemblea societaria,” si legge nella nota emessa poco prima di mezzogiorno, “all’ordine del giorno ci sarà l’approvazione del bilancio e, successivamente, la messa in liquidazione dell’Asg Nocerina; la matricola del club rossonero sarà consegnata al comitato Figc-Campania e, di conseguenza, entrerà nella disponibilità dell’amministrazione comunale, qualora fosse interessata ad individuare nuovi acquirenti.” Un atto di resa da parte dell’attuale dirigenza; nelle righe successive il patron “si augura vivamente che nuove forze imprenditoriali possano garantire continuità e prestigio al calcio nocerino, non avendo più lui le risorse necessarie per assicurare alle due Nocera un progetto all’altezza delle aspettative e delle giuste rivendicazioni di una piazza così importante,” e ringrazia “quelle poche impavide persone che hanno fatto sacrifici enormi per permettere all’Asg Nocerina di chiudere dignitosamente il campionato di Eccellenza, assolvendo a tutti gli impegni presi nonostante le grandi difficoltà gestionali e logistiche.” Non manca, poi, la stilettata finale lanciata all’amministrazione comunale colpevole di aver “chiesto un affitto di seicento euro a partita, con spese per gas e pulizie a carico della società, piuttosto che venire incontro alle esigenze di una società e di una squadra che rappresenta un’intera comunità.” A prescindere dalle colpe e dalle responsabilità di quello che sembra ormai un inevitabile fallimento, comunque, resta aperta la partita per il futuro del calcio rossonero. Difficile che il sindaco possa trovare qualcuno realmente interessato a rilevare matricola, titolo e pendenze, fiscali e non, di questa società; sarà probabilmente necessario avviare un nuovo progetto, con la speranza di riuscire finalmente a liberarsi dai legacci di un oscuro passato.