Al Teatro Mascheranova di Pontecagnano Faiano, questo fine settimana arriva la pièce diretta e interpretata dal regista insieme all’attrice Simona Fredella.
Di AMBRA DE CLEMENTE
Al Teatro Mascheranova di Pontecagnano Faiano, questo fine settimana oggi alle ore 21 e domani alle 19, arriva Antonello De Rosa con “Matrioska”, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato dal regista saleritano insieme all’attrice salernitana Simona Fredella. Due anime si incontrano, si confessano raccontandosi la vita, il dolore, la gioia di essere diversi. Anime che si cullano in silenzi rumorosi, che periscono senza lasciare traccia della loro vita. Quella stessa vita che prima le mette al mondo, poi, le offende, le umilia. Sul palco, spettri inquieti mai guariti dalle ferite subite nel passato, spettri che danno piacere ma non possono riceverlo. Sono anime lacerate, che rincorrono un uomo che non esiste, che le usa e utilizza i loro corpi confondendoli e sporcandoli ancora di più. La diversità è al centro di questa performance ed è affidata a una scrittura scenica che la mette in evidenza la diversità, nell’accezione più ampia del termine, attraverso brani di Pier Paolo Pasolini, Peppe Lanzetta, Annibale Ruccello, Enzo Moscato. «Ho voluto una messinscena – spiega De Rosa – essenziale nella scenografia, vuota, che si affidasse solo alla forza della parola, dei gesti e della musica.» I costumi sono di Liana Mazza, la direzione organizzativa è di Pasquale Petrosino, assistente alla regia è Gina Ferri. Posto unico: 10 euro. Scena Teatro è un’associazione culturale fondata e diretta da De Rosa, attiva con i suoi progetti dal 2006; si propone come una organizzazione autonoma e multidisciplinare per la progettazione culturale nel territorio salernitano e nazionale, con particolare riferimento alle attività teatrale come motore di sviluppo territoriale. Nei diversi anni di attività, è stata portata avanti in Campania ma soprattutto in ambito nazionale, una diffusione piuttosto capillare del teatro di ricerca, con numerosi riconoscimenti e divenendo inoltre, per numerosi giovani un importante riferimento non solo formativo ma soprattutto aggregativo. Il gruppo, costituito quasi interamente da un nucleo stabile di attori, sviluppa un lavoro di ricerca destinato a una decodificazione dei vari linguaggi scenici.