Un momento speciale per riflettere sulla realtà giovanile attuale, sull’educazione dei figli e sui disagi che li affliggono, ma soprattutto per trovare risposte a numerose domande. Oggi a Scala, in Costiera Amalfitana, nel giorno dell’Esaltazione della Croce, padre Enzo Fortunato incontra Antonia Salzano, madre del Beato Carlo Acutis.
Una donna che ha sofferto per la morte prematura del figlio, a soli 15 anni, ma che oggi gioisce nello scoprire i frutti di tanta bontà seminati durante la breve vita di suo figlio, anche dopo attraverso le testimonianze di miracoli e diffusione straordinaria del culto in tutto il mondo. Non a caso Papa Francesco ha deciso di proclamarlo Santo proprio nell’anno giubilare 2025. Dal 2020 è Beato.
L’incontro pubblico si svolgerà nel Duomo di Scala alle 18, ad anticipare la Santa Messa delle 19,00 celebrata da monsignor Orazio Soricelli, arcivescovo della diocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni. Carlo Acutis rappresenta la sanità del quotidiano, perché la sua vita è stata una preghiera continua. Un ragazzo normale che ha aperto il suo cuore a Cristo. E ha reso santa la sua normalità. Le sue spoglie riposano ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione di San Francesco.
«Sarà un’occasione preziosa per riflettere sul mondo giovanile e sui figli, ma soprattutto per chiedere se nell’agenda della nostra vita è presente il desiderio di essere santi – ha dichiarato Padre Enzo Fortunato, responsabile della comunicazione della Basilica di San Pietro -. Rifletteremo insieme sui grandi temi della vita: la nostra esistenza, la morte, il dolore, pagine che inevitabilmente tutti scriviamo e dove non mancano i grandi interrogativi del mistero della vita. In cui dolore diventa senso e significato per orientare al meglio la vita di ognuno».