Facciamo un viaggio nella storia, andiamo indietro nel tempo e scopriamo quali erano i giochi della tradizione cilentana così da capire insieme quali siano quelli amati ancora oggi e com’è cambiato il modo di divertirsi.
L’importanza di questi giochi all’interno del territorio cilentano è senza ombra di dubbio cruciale, benché, secondo le statistiche disponibili consultando il Libro Blu ed altre autorevoli fonti, è chiaro come i residenti cilentani abbiano spostato le loro attenzione sui giochi online, come i giochi da casino; basti pensare ai dati del già citato Libro Blu che recitano come soprattutto la zona citata ma anche Alburni e Vallo di Diano siano concentrati nel divertimento, specialmente online.
Negli ultimi 3 anni questi dati sono in continua ascesa, questo anche perché la regione è strettamente legata alla Dea Bendata. Ma facciamo un passo indietro, quali sono i giochi della tradizione più amati e quali sono giocati ancora oggi?
I giochi della tradizione cilentana
La Ruzzica è uno dei divertimenti più simbolici del Cilento: si tratta di un gioco di abilità che coinvolge l’uso di dischi di legno, chiamati “ruzzole”, questi vengono lanciati su una superficie di terra battuta. L’obiettivo è colpire il maggior numero possibile di ruzzole avversarie, guadagnando punti in base alla precisione del tiro; viene spesso praticata durante le feste locali e le sagre, diventando un punto di incontro sociale per giovani e anziani.
Mentre la tombola è un gioco popolare in tutta Italia, la versione cilentana ha delle caratteristiche uniche: ci sono varianti in cui le cartelle sono spesso personalizzate con simboli e immagini tipiche della cultura locale. Le comunità si riuniscono per giocare a questo classico gioco di fortuna durante le serate sociali, consolidando i legami tra i partecipanti.
Amatissimo il gioco della Scopa che è spesso giocata durante riunioni familiari e feste di paese ma anche nei bar tra amici creando un’atmosfera di competizione amichevole. Altrettanto amato e diffuso è il gioco del Tressette: tradizionalmente ci sono due squadre composte da quattro giocatori e viene impiegato il classico mazzo di carte. Viene apprezzato per la sua complessità e richiede una buona dose di abilità strategica.
La svolta moderna
Sebbene i giochi tradizionali cilentani siano parte integrante della cultura locale tanto da aver conquistato una fetta di turismo che inserisce il divertimento local nei propri itinerari, negli ultimi anni c’è stato un cambiamento nei gusti ludici della comunità: i cilentani, pur mantenendo un forte attaccamento alle loro radici, stanno progressivamente dirigendosi verso nuove forme di intrattenimento, spesso digitali e online.
Se da un lato i giochi tradizionali perdono terreno, dall’altro emergono reinterpretazioni digitali di giochi amati. La Scopa Napoletana, un classico gioco di carte, ha trovato nuova vita online: le comunità locali si sfidano a distanza, mantenendo la tradizione delle carte, ma adattandola alle esigenze di un mondo sempre più connesso.
I giochi online hanno anche aperto la strada a nuovi modi di socializzare: piuttosto che riunirsi fisicamente attorno a un campo da gioco, i cilentani stanno connettendosi virtualmente attraverso social game e competizioni online; si evidenzia la natura sempre più interconnessa della società moderna, anche in regioni dalle radici profonde come il Cilento.
Il cambiamento nei gusti ludici evidenzia anche una sfida generazionale. Mentre i giochi tradizionali continuano a essere tramandati tra le generazioni più anziane, i giovani si stanno orientando verso esperienze di gioco più moderne e tecnologiche: questa dinamica crea un dialogo interessante tra il passato e il presente, con la tradizione che si adatta alla contemporaneità.
Se da una parte notiamo ancora un forte attaccamento alla tradizione, dall’altra non possiamo non evidenziare come alcuni cambiamenti ci siano: i game più amati diventano digitali, permettendo di accedere al contatto con altri avversari anche restando a casa e potendo giocare, anche con piccole cifre, per ogni partita.