Niente da fare: il titolo di campione d’Italia 2012/13 verrà assegnato alla “bella” sabato prossimo, al Pala Palumbo di Salerno. Questo perchè la Jomi Pdo Salerno praticamente non si è presentata al PalaSantoru di Sassari con le padrone di casa che hanno vinto nettamente il match di ritorno. Il finale, eloquente, è di 32-23 per le sarde. Un punteggio che annulla il 35-27 per Salerno maturato la settimana scorsa in gara uno. L’inizio della partita però lasciava ben sperare. È infatti tutto di Salerno l’avvio: 3-2 in favore di Federspieler e compagne dopo 10′ di gioco. La seconda parte della frazione di gioco, però, è tutta nel segno delle padrone di casa, che passano prima a condurre sul 5-4 e successivamente riescono ad allungare, raggiungendo il parziale di 9-6. La squadra di Nasta si aggrappa alle conclusioni di Klimek, che contribuiscono a tenere la Jomi in partita. Quando il punteggio è di 11-9 sono ben sei le reti della fuoriclasse mancina. Sassari riesce a colpire in altre due occasioni, toccando così le quattro reti di vantaggio (13-9) dopo la realizzazione dell’ex dal dente avvelenato Ilenia Furlanetto. C’è tempo per una segnatura salernitana prima del finale di primo tempo (13-10). Quando ad inizio ripresa tutti si attendevano la riscossa salernitana, ecco Sassari che entra in campo con una grande furia agonistica e che si porta sul 16-11, massimo vantaggio dell’incontro. Accorcia dai sette metri Salerno, poi una rete in inferiorità numerica delle padroni di casa fissa il punteggio sul 17-12, costringendo coach Giovanni Nasta al timeout. Al 40′ tre reti dividono le due formazioni. Nel finale Sassari, con la Jomi riversatasi disperatamente in avanti, incrementa in maniera importante il suo vantaggio: a 9′ dalla fine la squadra di Baroffio è avanti 28-21. Nei minuti finali Salerno non riesce a ricucire lo strappo, mentre il Sassari può incrementare ancora il suo vantaggio. Al fischio finale la contesa termina sul 32-23. Tutto è rinviato a sabato prossimo. Lo scudetto sarà assegnato al PalaPalumbo di Salerno. Ancora una volta sarà decisivo, oltre naturalmente ad un cambio di mentalità della Jomi, il grande apporto del pubblico salernitano. E scusate se è poco…
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