Eliseo Cuccaro incompatibile in qualità di presidente del porto di Napoli e Salerno. A sollevare il dubbio è Francesco Maria Rubano, parlamentare e vicesegretario regionale di Forza Italia che ha scritto a Claudio Fazzone, presidente della Commissione Lavori pubblici e Trasporti del Senato, sulla nomina di Eliseo Cuccaro a presidente dell’Autorità portuale di Napoli e Salerno. “Eliseo Cuccaro è incompatibile. La Commissione al Senato valuterà con attenzione. Lavoriamo per un approfondimento e le dichiarazioni di Pierro non aiutano Cuccaro”, ha dichiarato Rubano. A difendere il neo presidente il deputato campano della Lega, Attilio Pierro: “Sarà stato un brutto colpo di sole se il collega Rubano mette in dubbio il profilo indicato a presidente del porto di Napoli e Salerno. Non fosse perché’ proprio i colleghi di Forza Italia hanno espresso parere favorevole alla nomina di Cuccaro in Commissione Trasporti alla Camera. Sappiamo bene quanto sia importante affidare la guida di un ente di rilievo per la nostra regione ad una figura di grande competenza ed è questo il caso. Se poi il collega Rubano smentisce i suoi colleghi o è uscito dalla maggioranza o semplicemente non conosce l’argomento”. Sulla stessa linea il senatore campano leghista, Gianluca Cantalamessa: “Il collega Rubano mi pare faccia confusione tra incompatibilità e competenza, termini che non sono sinonimi come sanno bene i deputati del suo stesso gruppo Parlamentare, quello di Forza Italia, che in Commissione Trasporti alla Camera hanno votato parere favorevole alla nomina di Cuccaro come presidente del porto di Napoli e Salerno. Probabilmente sarebbe opportuno un maggior coordinamento all’interno del suo partito a livello locale per evitare azioni ed esternazioni discordanti, soprattutto quando si parla di istituzioni importanti “. intanto, il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli annuncia di essere pronto a votare contro la nomina di Cuccaro: “Se Forza Italia voterà contro la proposta del governo sulla nomina a Presidente dell’Autorità Portuale del Tirreno Centrale dell’amministratore delegato di una compagnia di navigazione del Golfo, come sembra emergere dalle dichiarazioni di un suo parlamentare, siamo pronti a farlo anche noi. Si tratterebbe, infatti, della classica situazione dove controllore e controllato finiscono con l’essere la stessa persona, perdendo ogni forma di garanzia per la qualità e la trasparenza nella gestione di servizi essenziali per pendolari e turisti. Un conflitto d’interessi grande più di una casa che non intendiamo avallare considerato il fatto del tutto evidente che chi guida una compagnia privata attiva nel settore non dovrebbe essere posto a capo dell’autorità che regola e gestisce gli stessi scali portuali in cui opera – ha detto l’onorevole Borrelli – Saremo particolarmente vigili affinchè questo paradosso politico-amministrativo non venga messo in opera da un governo che finge di non accorgersi del macroscopico abbaglio”.





