di Redazione Culturale
È stata inaugurata ieri mattina la XXI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, che è il luogo, in Italia, dove ogni anno si incrociano le più eminenti personalità del mondo dell’archeologia e del turismo culturale. Sono ministri, ambasciatori e principesse degli Stati in cui sorgono le città più antiche e in cui è ancora possibile sognare mondi lontani, passeggiando tra templi e necropoli intatte. Dall’antica Poseidonia della Magna Grecia, con i templi di Athena, Poseidone e Hera, negli ultimi anni sono partite le più toccanti testimonianze sui monumenti e i siti storici distrutti dal terrorismo.
Ieri mattina, in prima fila, tra le numerose autorità locali, c’erano infatti il Ministro della Cultura della Cambogia Sackona Phoeurng; l’ultimo Direttore del Turismo di Palmira (Siria) Mohamad Saleh, l’ex Ministro della Cultura della Tunisia Azedine Beschaouch Segretario Scientifico del Comitato Internazionale di Coordinamento per la Salvaguardia e lo Sviluppo del sito di Angkor in Cambogia, il Presidente della Federazione delle Camere del Turismo della Siria Mouhamed Al Khaddour.
Altri protagonisti dell’archeologia mondiale saranno presenti nei prossimi giorni, e tutti hanno accolto l’invito del Direttore della Borsa Ugo Picarelli che, nell’inaugurare l’evento ha voluto ringraziare Enti e Organizzazioni, i Ministeri, le Camere di Commercio, l’ENIT, Trenitalia, le Associazioni Professionali degli archeologi, le Università, gli Archeologi Sperimentali per i Laboratori, le Fondazioni, ogni realtà che non solo ha offerto il patrocinio, ma dato un contributo di idee: “Ed è, questa sinergia spontanea, una delle grandi forze della Borsa di Paestum”. È una storia ormai importante quella della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. A raccontarla, c’era il Consigliere Speciale del Direttore Generale Unesco Mounir Bouchenaki, che ha ricordato il momento dell’iscrizione di Paestum nell’organismo vent’anni fa, e tutto quello che in seguito è successo nel mondo: “Ho seguito la guerra in Iraq, ero lì due volte immediatamente dopo la presenza americana a Bagdad, dopo la distruzione del museo e gli attacchi ai siti archeologici. Ho partecipato alle celebrazioni dei 40 anni della creazione del corpo speciale militare per la difesa del patrimonio. E Paestum – ha sottolineato Bouchenaki – ha portato tutto questo all’attenzione del mondo. Paestum è l’unico posto in cui abbiamo avuto un contatto con Mouhamed Al Khaddour, la Borsa ha aperto una finestra sull’archeologia mondiale e sullo sviluppo del turismo culturale. Ora bisogna trasmettere questo lavoro ai giovani, informare e sensibilizzare. E la Borsa è in prima linea su tutto questo”.