di Andrea Pellegrino Una vera e propria «mazzata» per la Sist srl, l’immobiliare proprietaria di una parte dei diritti edificatori dell’edificio Crescent di Santa Teresa. La società, infatti, subentrata all’ex Jolly Hotel, oltre al pagamento dei diritti ora dovrà accollarsi anche le spese dell’abbattimento dell’albergo del lungomare. Il giudice Oliva della II sezione del tribunale di Salerno ha messo infatti il suo provvedimento, non più impugnabile da parte della società milanese. Così la Sviluppo immobiliare Santa Teresa dovrà ora pagare una cospicua somma di denaro alla Inca di Battipaglia, la società che si occupò di buttar giù la struttura alberghiera per far spazio alla costruenda piazza della Libertà e al sequestrato Crescent di Bofill. Insomma, oltre al pagamento dei diritti edificatori nei confronti della società che gestiva il Jolly (pare che si trattò anche in questo caso di una bella somma di denaro) la Sist è stata ritenuta responsabile economico dei lavori di demolizione, reclamati dalla Inca. Il giudice, dunque, avrebbe ritenuto non convincenti le motivazioni edotte dalla società immobiliare che in sede dibattimentale avrebbe portato all’attenzione anche le recenti pronunce del Consiglio di Stato che di fatto sospendevano l’opera Crescent, nonché l’inchiesta che ipotizza il reato di «lottizzazione abusiva» per la mezza luna di Bofill. Tra l’altro nel procedimento in corso – ieri si è celebrata la seconda udienza preliminare davanti al Gup De Luca – è coinvolto anche Maurizio Dattilio, rappresentante legale della Sist srl. Per la società milanese (le cui quote appartengono anche alla Generale assicurazioni e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna) la posizione sembra aggravarsi. Non fosse altro che si prefigurerebbero il danno e la beffa. La Sist al momento avrebbe temporeggiato rispetto all’avvio dei lavori della parte di Crescent di sua competenza anche alla luce di questo contenzioso e di un altro che pende ancora in sede civile. In quest’ultimo caso la società ha trascinato in tribunale il Comune di Salerno mettendo in discussione il bando per l’acquisizione dei diritti d’edificatori che, in virtù del diritto d’opzione (in quanto proprietaria già di un’area, l’ex Jolly Hotel, ndr), sarebbero dovuti spettare (completamente) innanzitutto alla società milanese prima della messa in bando, poi vinto dalla Cogefer, ed infine aggiudicato Crescent srl di Rainone. Ora, con molta probabilità, la Sist spingerà sull’acceleratore per la realizzazione dell’opera, almeno per recuperare i soldi fino ad ora spesi. Insomma la vicenda Crescent sembra complicarsi ulteriormente.
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