Questa sera, in pomeridiana, alle ore 18,30, il Teatro delle Arti ospita la GDO Dance
AMADEUS
La musica colta, quella delle arie d’opera o delle sinfonie, delle melodie simbolo del nostro grande repertorio e delle nostre radici, ma anche di quel patrimonio inestimabile che tutto il mondo ammira, è la vera protagonista di ‘Hopera’, una produzione artistica che porta la firma di tre giovani coreografi: Federica Galimberti, Mattia De Virgiliis e Francesco Di Luzio. Lo spettacolo, messo in scena da ‘E.sperimenti GDO Dance Company’ questa sera, alle ore 18,30 al Teatro delle Arti, per la Stagione di Balletto diretta da Pina Testa, Emma Ferrante e Amalia Salzano, è andato in scena al Beijing Dance Festival 2016 (Pechino), al Vantaa Gala Helsinki, al Sziget Festival di Budapest e tornerà in Cina quest’anno per inaugurare il Teatro SIDC a Shanghai. Virtuosismi acrobatici, incredibili intrecci gestuali e inaspettate evoluzioni conducono lo spettatore in un viaggio onirico, poetico e coinvolgente nelle arie e melodie celebri del Bel Canto italiano ed europeo con le musiche di Verdi, Leoncavallo, Rossini, Händel e Mozart riportate all’oggi con raffinatezza e ironia, poesia e sorrisi per farne apprezzare bellezza e l’immortalità. Un tocco delicato fa volar via in Hopera la polvere del tempo e crea un’opera unica con un linguaggio nuovo che esalta e dà forma alle arie più celebri. Con la necessaria follia e i non sense dei coreografi, questo spettacolo nasce con una leggerezza e una qualità stilistica che rapisce fin dalle prime note e fa sognare le persone di tutte le età. ‘Hopera’ è un approccio inconsapevole alla lirica dell’ignaro protagonista, assorto nelle sue divagazioni e osservato da improbabili fantasmi burloni: incontri casuali attraverso le pareti di un immaginario vicino di casa. La nebbia del “non lo conosco e dunque non mi piace” gradualmente va dissipandosi ad ogni nuovo brano ascoltato, finché il colore del divertimento non cancella il grigio della diffidenza e l’accoglimento di quel ‘nuovo’, insolito e piacevole, è compiuto. Verdi, Leoncavallo, Rossini, ma anche Haendel e Mozart, risplendono nel tocco raffinato degli interpreti forti di un linguaggio teatrale, nuovo, contaminato, ironico, fresco, fruibile ma comunque prezioso e di contenuto drammaturgico. Frutto della grammatica stilistica di una compagnia particolare come ‘E.sperimenti GDO Dance Company’ (performers italiani ‘under 35’ di estrazione e vissuti differenti che mantengono la propria individualità, ma sono un tutt’uno quando lavorano insieme) capace di coniugare la più classica delle tradizioni con gli stili di danza più all’avanguardia, ‘Hopera’, ha una levità coreografica mai banale, nel suo repentino susseguirsi di scene ed atmosfere, arricchita com’è da un impianto scenico importante e di innovazione tecnologica, fatta di siparietti computerizzati e di tulle tradizionale, che si alzano ed abbassano per scoprire o nascondere le figure in scena. Eleganza e humor sottile caratterizzano i coinvolgenti performers di un cast prevalentemente maschile, molto diversi tra loro per linee, gestualità, fisicità e virtuosismo, capaci però di diventare un tutt’uno nel momento corale della coreografia. Il lungo pomeriggio, si completa anche questa volta con una full immersion dedicata all’arte coreutica: dalle 15.30 alle 17 laboratorio coreografico in palcoscenico dedicato al repertorio al quale prenderanno parte i danzatori coreografi della compagnia, a seguire un incontro sullo spettacolo che si andrà a visionare.