Aveva minacciato di abbandonare la politica dopo la sconfitta del Partito democratico quando all’alba del 5 marzo scorso si era sentito abbandonato dal suo territorio, ma adesso dopo che la rabbia ha lasciato il posto alla critica politica costruttiva, così si ripropone il sindaco di Agropoli Franco Alfieri: «Se si ha un progetto politico ed il supporto di così tanti sostenitori e militanti, è possibile lavorare ogni giorno per il territorio, al di là delle dinamiche politiche che sono in continua evoluzione. E’ per questo che io ci sono e ci sarò, con la passione e la concretezza di sempre».
Nel suo collegio ha convinto 34.779 voti, pari al 26,56%, tra i candidati all’uninominale della coalizione di centro-sinistra, il miglior risultato dell’Italia meridionale, qual è l’analisi della sconfitta?
«Le sconfitte sono sempre una delusione ma servono a capire e a lavorare meglio successivamente. Adesso occorre trovare motivazioni serie a questa sconfitta, con grande senso di responsabilità. Quando la proposta elettorale di un partito non trova appeal nella gente quando c’è una coalizione messa insieme all’ultimo minuto utile. Con questa legge elettorale e le candidature uninominali si pensava di vincere ma abbiamo solo potuto arginare quanto accaduto ma non si sarebbe riuscito a ribaltare quanto poi è stato l’esito delle urne».
Per riconquistare gli elettori persi per strada e che hanno preferito altre coalizioni o movimenti, da dove, il Partito democratico deve ripartire?
«Deve ripartire dai territori, dal dare voce ai militanti. C’è stata una vera e propria rivoluzione nell’elettorato, bisogna ritornare al merito, al proporre competenze agli elettori, con il maggior grado di vicinanza possibile ai cittadini ed ai territori».
Quindi per Franco Alfieri è inverosimile la proposta di Michele Emiliano di fornire un appoggio per governare al Movimento 5stelle?
«Il popolo ha sancito vincitori Lega e Movimento 5stelle, adesso devono governare loro. Devono abbassare le tasse, dare il reddito di cittadinanza, città sicure, devono fare tutto quello che hanno promesso. Il nostro ruolo è all’opposizione per controllare che tutto quanto venga svolto come deve svolgersi. Componenti del Pd pronti a governare con i 5 stelle? Se c’è stata una vocazione al martirio ma non credo proprio, non l’ho avvertita».
Per l’ex sindaco di Agropoli, la delusione del voto dello scorso 4 marzo è difficile da diferire ma, nonostante ciò, è tornato sui suoi passi, ringraziando gli elettori per quanto hanno fatto e ritrattando le sue parole circa l’addio al mondo politico. Nessuna alleanza,per il sindaco del comune cilentano. Il Pd, come già detto da Maurizio Martina nel corso della direzione del partito democratico tenutasi al Nazareno deve stare all’opposizione, proprio come stabilito dagli elettori.