SALERNO – Dopo l’intervento in settimana del presidente Danilo Iervolino, che ha nuovamente attaccato i procuratori, ieri al Festival dello Sport di Trento, per l’ultima giornata dell’evento organizzato da La Gazzetta dello Sport, è arrivata anche la testimonianza del nuovo allenatore della Salernitana, Filippo Inzaghi (nella foto di salernitana.it) che tra i tanti argomenti toccati ha ovviamente anche parlato della nuova avventura in granata: “Penso che quando un allenatore torna a casa dopo aver fatto di tutto per la squadra al campo non deve rimproverarsi di nulla. Io amo la passione della gente e dei tifosi: per me questo è ancora il calcio dei tifosi”.
IL RITORNO TRA I BIG Dopo alcune esperienze poco fortunate, Inzaghi dunque ha deciso di rimettersi in gioco in una squadra come la Salernitana nel campionato di massima serie dive spera finalmente di affermarsi: “Tornare in panchina è gratificante, cercherò di farlo al massimo. La squadra è forte, il presidente ha entusiasmo, il direttore ha giocato con me; quando ho avuto questi ingredienti sono arrivati i risultati. Abbiamo una squadra che ci permette di giocarcela, ora siamo penultimi ma abbiamo una grande tifoseria, trascinante. Dobbiamo essere bravi noi a fare poche parole e tanti fatti. Io credo nella squadra. Ci sarà tanto lavoro da fare, è una squadra che deve salvarsi ma con il lavoro duro i risultati arriveranno“, conclude. Dopo essere stato uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio italiano, Super Pippo ha deciso di intraprendere la difficile carriera di allenatore pur di restare nel mondo del calcio e soprattutto continuare a calcare i prati verdi dove rotola il pallone: “Io faccio le scelte per passione. Quello che mi ha spinto ad allenare è stato voler dare ai miei giocatori gli insegnamenti che ho imparato nel corso della mia carriera: è un lavoro difficile ma bellissimo. In questo mi aiuta anche la mia famiglia, sono davvero fortunato”.
la richiesta di iervolino Filippo Inzaghi ha sempre fatto parlare di sè, nel bene e nel male, anche quando era uno dei bomber più prolifici della serie A, figurarsi ora che sta provando ad imporsi nel ruolo di allenatore: “Sono riusciti a fare polemica su di me dopo una tripletta. In Italia siamo sempre stati così: dobbiamo cercare di apprezzare un po’ di più quello che abbiamo. Le critiche, quelle giuste, fanno bene. Gli allenatori italiani sono bravi e devono essere apprezzati in Italia, non all’estero. Lo stesso discorso vale per i giovani calciatori: bisogna dargli fiducia”. Inzaghi poi rivela un curioso aneddoto che lo lega al presidente Iervolino: “L’altra mattina stavo parlando con il presidente Iervolino: mi ha chiesto di insegnare qualcosa di mio ai nostri attaccanti. La prima cosa è imparare a conoscere i propri compagni di squadra: io conoscevo cosa facevano i vari Pirlo, Kakà e tutti gli altri”. In questi giorni tiene banco la Nazionale, impegnata nelle qualificazioni per il prossimo Europeo: “La Nazionale italiana è in ottime mani, ci vuole un po’ di pazienza. Mi auguro che la Nazionale torni a fare bene, abbiamo vinto un Europeo e mi auguro che l’Italia torni ad essere forte”. La serie A è uno dei campionati con più stranieri, anche la stessa Salernitana ha solamente cinque italiani in rosa: “Noi italiani dobbiamo apprezzare di più quello che abbiamo in casa. Gli allenatori italiani sono bravi, spero non debbano andare in giro in Europa ma che vengano apprezzati in Italia. L’Under 20 ha fatto Europeo bellissimo, Under 19 ha perso il mondiale in finale. I giovani italiani sono bravi, bisogna dargli fiducia“, ha concluso Inzaghi.