Erika Noschese
Invalido al 100% ma l’Asl di Salerno gli nega il permesso sosta invalidi. Parte qui, la vicenda del salernitano Paolo Cava che denuncia, attraverso Le Cronache, quanto accaduto prima di poter ottenere il permesso per parcheggiare l’auto nei posti riservati ai disabili. Ma andiamo con ordine. Nel 2010, l’Asl di Salerno certifica le patologie di deambulazione del signor Cava e concede, per tre anni, il permesso per la sosta invalidi. Alla scadenza, nel 2013, gli viene rinnovato il permesso per altri quattro anni. Così, a pochi giorni dalla scadenza, nel 2017, ha avuto inizio una lunga trafila per ottenere il rinnovo del permesso, fatto da visite mediche, richieste, pagamenti dei ticket. «Sono stato dichiarato invalido al 100% con una sentenza ma quando mi sono recato all’Asl di Salerno per ottenere il permesso il dirigente medico, Angela Carbone, mi dice – senza un perché – che io da lei non avrei mai ottenuto il permesso», racconta Paolo Cava, preoccupato perchè a giorni scade nuovamente il permesso e dovrà rinnovarlo nuovamente nonostante i suoi problemi di salute certificati. Il 26 giugno, la dottoressa Carbone, dirigente medico presso la Uoml dell’Asl di Salerno rilascia una dichiarazione al signor Cava spiegando che “dopo aver visionato la docum e n t a z i o n e sanitaria esibita e dopo la visita medica, conclude per la assenza attuale delle condizioni cliniche indispensabili al rinnovo di quanto richiesto”. Ma, sostiene il signor Cava «la documentazione è stata scritta senza alcuna visita medica se non la richiesta di alzarmi in piedi in una stanza molto piccola». Quando il signor Cava avrebbe fatto notare che quella non era una visita medica, la dottoress avrebbe esordito “invitandolo” ad andare presso il suo studio medico per una visita privata al costo di 240 euro, senza tenere in considerazione la sentenza del giudice. Successivamente, dopo il pagamento del ticket di 36 euro per la visita medica (soldi che il signor Paolo avrebbe dovuto sborsare dopo l’accettazione della pratica per il rinnovo e non prima), viene convocata una commissione medica per stabilire se il permesso è rinnovabile o meno. La commissione, ad eccezione del parere contrario del dirigente medico Carbone, esprime parere favorevole. «Più medici e più commissioni hanno stabilito che non servono altre visite mediche ma la dottoressa Carbone sostiene che da lei non otterrò mai il permesso. Allora, mi chiedo: qual è il compito dell’Asl?», si chiede il signor Cava che intende però ringraziare la dirigente che ha consentito di convocare la commissione. «Ora, bisogna vedere cosa accade in questi giorni quando dovrò ritornare all’Asl per rinnovare nuovamente il permesso. Sono preoccupato – dice Paolo Cava – perchè ciò che è accaduto nel 2017 mi ha portato non poco stress e le mie condizioni di salute non lo permettono». Il signor Cava chiede ora il risarcimento danni per lo stress subito a causa dei tanti viaggi in auto che ha dovuto affrontare per sottoporsi a visite mediche che poi non sono avvenute, convocazioni di commission solo per ottenere un permesso che gli spetta di diritto in quanto una sentenza del tribunale ha stabilito la sua invalidità al 100%, ragion per cui il permesso dovrebbe essergli concesso a vita poichè le sue condizioni di salute non possono migliorare con il passare del tempo ma, anzi, forse addirittura peggiorare e questo giro di visite mediche a cui deve sottoporsi per il rinnovo del permesso sosta invalidi può solo aggravare la situazione, anche a causa dello stress a cui viene sottoposto, non solo per i medici ma anche e soprattutto per i tempi di attesa che sono senz’altro molto lunghi.