di Monica De Santis
Hanno impiegato diverse ore i vigili del fuoco per spegnere l’incendio divampato venerdì sera intorno alle 19,45 nel deposito di un’azienda di Eboli la Consorzio Ionico Ortofrutticoli, con un estensione circa di 10mila metri quadrati, adibito al lavaggio e confezionamento di prodotti ortofrutticoli. L’allarme, come detto è scattato poco prima delle 20 ed ha reso necessario l’intervento delle squadre dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Eboli, Agropoli, Giffoni Valle Piana e Salerno. In via Bosco Seconda sono intervenute anche tre autobotti e dei mezzi speciali. Le fiamme, che hanno interessato pallets in legno e cassette in pvc, si sono propagate in poco tempo, coinvolgendo l’intera struttura. Non a caso si è reso necessario l’intervento anche di rinforzi provenienti da Torre del Greco, Castellammare di Stabia e Napoli Centrale. Sembra stando ad una prima ricostruzione che l’incendio sia partito dall’interno dell’azienda e che la natura di questo potrebbe non essere dolosa. I vigili del fuoco hanno, comunque, dovuto evacuare anche le abitazioni limitrofe in quanto investite da fumo e calore. Il personale dei vigili del fuoco, dopo aver messo in sicurezza l’edificio, ha provveduto ad un attacco diretto all’incendio con attestazione delle squadre in diversi punti. Il coordinatore della sala operativa provinciale dei vigili del fuoco ha contattato l’Arpac per i rilievi ambientali di competenza. Al termine delle operazioni di spegnimento, smassamento e raffreddamento è stato interdetto l’accesso alla struttura inibendo gli accessi con transennamento. I comuni di Eboli e Battipaglia, in via precauzionale, hanno provveduto a disporre ordinanze con le quali sono stati disposti alcuni divieti. L’Arpac ha già installato in prossimità dell’incendio due laboratori mobili per le verifiche del caso. Attestata la tipologia di lavorazione condotta nell’opificio in questione, è altamente probabile che i materiali oggetto di incendio siano costituiti da imballaggi in plastica (HDPE – Polietilene ad Alta Densità) e pedane in legno è stata già effettuta nella giornata di ieri un’attenta ricognizione dello stato dei luoghi, tendente a verificare la natura dei materiali assoggettati all’incendio, le modalità costruttive dell’edificio coinvolto, nonché il contesto antropico e ambientale in cui lo stesso è ubicato (area agricola con impianti serricoli e case sparse, la più vicina a circa 200 metri). È in corso il monitoraggio di un set di inquinanti atmosferici potenzialmente dispersi nel corso dell’evento, con due campionatori posizionati nei pressi del sito interessato dall’incendio: un campionatore per la determinazione di polveri sottili, metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici (IPA); un campionatore ad alto flusso per la determinazione della concentrazione di diossine e furani aerodispersi. Frattanto una prima valutazione dei dati grezzi provenienti dalle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria che operano continuativamente nel corso dell’anno, e in particolare quelli acquisiti dalla vicina stazione fissa di Battipaglia Parco Fiume e da quella che si trova presso lo Stir di Battipaglia, limitatamente ai parametri monitorati, non evidenzia variazioni significative che siano riconducibili all’incendio. A ulteriore integrazione dei dati delle stazioni fisse e della strumentazione installata, valutata la possibilità logistica, è stato installato un laboratorio mobile per integrare il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio e verificare che i livelli di concentrazione delle varie sostanze a cui sono esposti i cittadini, monitorati secondo la normativa vigente, rientrino entro i limiti di legge.
Ordinanza del vice sindaco di Battipaglia: “Infissi chiusi, stop a manifestazioni e animali al chiuso”
In seguito all’incendio, ora completamente spento, avvenuto nella serata di ieri presso la zona Pip di Eboli, che ha coinvolto gli impianti nelle dell’opificio CJO (Consorzio Jonico Ortofrutticoltori – Gruppo Salvi), con contestuale formazione di una notevole colonna di fumo nero trasportata dal vento in direzione Battipaglia, è stata emessa, questa mattina, una ordinanza a firma della vicesindaca facente funzioni di sindaca Maria Catarozzo. In via precauzionale, nonostante al momento non ci siano dati ufficiali ARPAC in ordine alle concentrazioni dei vari inquinanti in atmosfera, si ORDINA: «A tutti i cittadini residenti ed a tutti i titolari di attività produttive, che ricadono nell’area ricompresa nel raggio di 2,5 km dall’origine dell’incendio (lato orientale della rete ferroviaria Battipaglia-Agropoli, e tutte le abitazione ad est e sud del Civico Cimitero), di mantenere chiusi tutti gli infissi esterni così da evitare il passaggio di potenziali inquinanti dall’esterno all’interno, spegnendo a tal fine anche tutti gli impianti di areazione forzata; PEC: protocollo@pec.comune.battipaglia.sa.it. Nelle medesime zone circostanti l’origine dell’incendio ricadenti nel territorio comunale di Battipaglia, e sempre per un raggio di 2,5 Km, è fatto, altresì, divieto di manifestazioni ludico sportive, fruizione di impianti natatori e solarium ed impianti sportivi all’aperto o altri eventi programmati all’aperto; E’ fatto obbligo a chiunque di dare alla presente ordinanza la maggior diffusione possibile. Per quanto riguarda la coltivazione e raccolta di ortaggi per uso domestico e le eventuali piantagioni ad uso commerciale, nelle more delle disposizioni dell’Arpac – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, da comunicarsi con successivo e separato atto, su tutto il territorio comunale il consumo e la trasformazione dovranno avvenire solo dopo accurato lavaggio con acqua potabile. In caso di allevamento di animali deve essere vietato il pascolo di animali da reddito e ove possibile gli animali devono essere mantenuti al chiuso; La polizia municipale è incaricata di curare la tempestiva diffusione, con ogni mezzo, della presente ordinanza, che in copia viene pubblicata all’Albo Pretorio del Comune e verrà trasmessa all’Amministrazione Provinciale di Salerno pec. archiviogenerale@pec.provincia.salerno.it, e alla Regione Campania, UOD difesa del suolo ed ecosistema, pec uod.500605@pec.regione.campania.it, Regione Campania, Autorizzazioni ambientali e Rifiuti, Uffici di Salerno, pec uod.501709@pec.regione.campania.it». Si ricorda che l’ARPAC ha già installato in prossimità dell’incendio un laboratorio mobile i cui risultati potranno essere osservati al seguente indirizzo internet: https://www.arpacampania.it/.