NAPOLI – Serviva una vittoria per rispondere alla Juventus e per scacciare i fantasmi del 2018, mettendosi così in una posizione di netto vantaggio in vista dell’ultima giornata: il Napoli ha svolto egregiamente il suo compito a Firenze, portandosi a quota 76 punti e raggiungendo il Milan, bloccato sullo 0-0 a Cagliari. Agli azzurri basterà battere un Verona ormai privo di stimoli per blindare la qualificazione alla prossima Champions League, magari con uno o più goal di Lorenzo Insigne: il capitano ha sbagliato un rigore al ‘Franchi’ facendosi ipnotizzare da Terracciano, ma ha subito rimediato col tap-in vincente per siglare il momentaneo 0-1. Si è trattato del sigillo numero 19 in questo campionato, il più prolifico con addosso la casacca partenopea. Se invece consideriamo tutta la carriera, Insigne aveva già realizzato 19 reti in un singolo campionato nella stagione 2010/2011, nel campionato di Lega Pro Prima Divisione col Foggia sotto la guida di Zdenek Zeman. Domenica sera avrà l’opportunità di toccare quota 20, il che sarebbe un record personale utile per dare ulteriore lustro ad un’annata caratterizzata anche da importanti passi a vuoto, come il penalty sbagliato in finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus a gennaio. Per Insigne doppio stimolo dunque, anche se la precedenza spetta ovviamente a quello collettivo: tornare in Champions è più importante del record personale che, semmai, deve agire in funzione dell’obiettivo primario. In attesa che si definisca il futuro di alcuni protagonisti come Gattuso, mentre quello di Insigne non dovrebbe subire scossoni clamorosi: la trattativa per il rinnovo va avanti e la fiducia affinché tutto si chiuda con la sospirata firma cresce col passare dei giorni. Con una Champions League ancora tutta da conquistare negli ultimi infuocati 90 minuti, il Napoli non può esimersi dalle dinamiche del calciomercato che delineerà la squadra della prossima stagione: Giuntoli lavora in gran segreto per puntellare la rosa a disposizione di Gattuso o di chi ne prenderà il posto in caso di addio, e uno degli obiettivi porta dritto in Brasile, la patria del futebol bailado. Kaio Jorge, classe 2002, è il nuovo talento sfornato dalla scuola paulista del Santos, la squadra che fece esordire tra i professionisti un certo Neymar: proprio questo punto in comune ha portato i cosiddetti esperti di mercato ad accostare il 19enne al fuoriclasse del PSG, contribuendo in un certo qual modo a far schizzare verso l’alto il prezzo del cartellino. ci sarà un incontro tra il procuratore di Kaio Jorge e Cristiano Giuntoli. La concorrenza sul calciatore brasiliano non manca con diversi club europei pronti a sferrare l’assalto.
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