Sono partiti ieri mattina dal porto di Salerno i primi 15 tir che trasporteranno i rifiuti provenienti dalla Tunisia nel sito militare di Persano, a Serre (Salerno). Il cronoprogramma, coordinato dall’Ente di Ambito, prevede tre viaggi al giorno per un totale di 15 container al giorno che lasceranno Salerno per arrivare nella Piana del Sele. I primi camion, scortati dalle forze dell’ordine, sono arrivati nel comune della Piana del Sele. Ad attendere il passaggio c’erano alcuni amministratori, cittadini e comitati che hanno manifestato con un applauso ironico il proprio dissenso. I 213 container di rifiuti che sono tornati in Campania dalla Tunisia verranno stoccati nel sito militare di Persano, vicino Serre, per valutarne le caratteristiche. Successivamente la struttura regionale espleterà le procedure per rimuoverli dal sito di stoccaggio temporaneo e avviarli a destinazione finale presso impianti autorizzati in ambito nazionale o europeo . I rifiuti erano stati spediti ad iniziativa di un operatore privato del settore dalla Campania in Tunisia nel 2020 e attraccati nel porto di Sousse, nella Tunisia orientale. A seguito di un’indagine delle autorità tunisine è stato accertato che l’impianto in Tunisia indicato come destino finale era privo delle necessarie autorizzazioni ambientali. Di qui il rientro in territorio campano, regolato da un accordo di collaborazione delle autorità tunisine con la Regione Campania. Ad attendere, come abbiamo detto, il convoglio, a Serre, un gruppo di cittadini e comitati contrari al trasferimento e, con un ironico applauso, il sindaco Franco Mennella, che aveva provato a scongiurare l’arrivo del carico in quel comune e, in generale, nella Piana del Sele. Ci vorranno alcuni giorni per completare il trasferimento di tutti i container dallo scalo marittimo salernitano a Persano. Il 5 aprile scorso, la questione era stata affrontata nel corso di una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura a Salerno, cui hanno partecipato, tra gli altri, il procuratore di Potenza e il pm della Dda titolare del fascicolo, dando l’ok a proseguire nello stoccaggio.
