E’ una questione delicata su cui bisogna andare con i piedi di piombo. I professionisti che sarebbero coinvolti in un giro di mazzette per velocizzare i tempi lunghi delle liste d’attesa, sono medici conosciuti e stimati e prima di processi sommari, come ha già fatto il presidente dell’ordine dei medici di Salerno Bruno Ravera, anche il direttore generale dell’azienda universitaria ospedaliera san Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno Vincenzo Viggiani chiede di procedere con cautela su una vicenda che potrebbe sgonfiarsi così con la stessa rapidità con cui è eplosa. Del resto all’interno stesso dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno non sono pochi quelli che metterebbero la mano sul fuoco per dire che i medici coinvolti non avrebbero mai approfittato mai del loro ruolo, del loro status per facili guadagni. Qualcuno ci dice : che bisogno avrebbero di intascare mazzette, non credo che economicamente, abbiano bisogno di altro. Garantista è anche il manager Vincenzo Viggiani che fa capire che al momento non ha ricevuto nessun atto ufficiale e alla domanda diretta se ci sarà o meno una sospensione dei medici suddetti risponde con un secco e categorico ” no”. Un no che viene motivato in questo modo dallo stesso Viggiani: “Sicuramente la realtà che viviamo tutti i giorni è una realtà complicata, complessa, ma proprio in questi casi io credo che bisogna fare appello a tutto il nostro senso di responsabilità, di prudenza, stiamo parlando di ipotesi, di rendiconti, che apprendiamo dai giornali, con tutto il rispetto per i mass media. Facciamo in modo che non si sbatta il mostro in prima pagina, facciamo in modo che le autorità svolgano il loro lavoro, dopodichè trarremo le dovute conclusioni. Nessuna sospensione quindi. Sarebbe da parte mia una follia anticipare cose che al momento non hanno fondamento. Stiamo parlando di ipotesi di reato che, ribadisco, si apprendono solo dai giornali, quindi nessun provvedimento di sospensione”.
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