Inchiesta di Le Cronache: Ma i cinesi non muoiono mai? - Le Cronache
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Inchiesta di Le Cronache: Ma i cinesi non muoiono mai?

Inchiesta di Le Cronache: Ma i cinesi non muoiono mai?

Salerno è una delle città a più alta densità di immigrati. Ma non parliamo degli extracomunitari ma dei cinesi che anche a Salerno, oltre che in provincia hanno creato
delle vere e proprie comunità.

 

Basta vedere come hanno acquisto esercizi commerciali sia in centro che in periferia. Non solo ristoranti ma autentici centri commerciali dove si trova di tutto. Una
comunità chiusa che cerca di vivere sotto traccia per non dare nell’occhio.

Ad esempio: i funerali dei cinesi sembrano invisibili. Quanti possono dire di aver assistito ad
un corteo funebre di un esponente della comunità cinese? Che fine fanno le salme? Esistono usanze funebri particolari? Curiosità comuni a molti salernitani, tanto da
alimentare anche leggende metropolitane sulle reali sorti delle salme, che sarebbero fatte sparire per riciclare l’identità del morto e rivenderla ad un paesano in arrivo.

Una prima risposta su questa ‘invisibilità’ la dà una donna da tempo in città. «I nostri anziani preferiscono ritornare in Cina prima di morire perchè per tradizione è importante
per loro essere sepolti nel paese d’origine. La nostra è una comunità con pochi anziani, in quanto si trasferiscono qui i più giovani e intraprendenti e col tempo l’integrazione
è sempre maggiore».

La giovane età dei cinesi presenti sul territorio rende la casistica dei lutti meno probabile, e le tradizioni spiegano il perchè sia molto difficile assistere al funerale di un
anziano esponente della comunità cinese.

Il dato non è solo per deduzione. Il direttore del cimitero di Salerno Filomeno Di Popolo conferma questa anomalia: “Da quando sono direttore non ho mai assistito ad una tumulazione di una persona cinese deceduta nè ci sono tombe nel nostro cimitero”.

Stesso discorso ci viene confermato dalle agenzie funebri interpellate. Antonio Guariglia: “Mai effettuato un funerale o una cremazione di una persona cinese deceduta”. Stesso discorso ci viene confermato dall’agenzia Caso, D’Ascoli, Pergola e fratelli Aufiero.
Per quanto riguarda la cremazione abbiamo chiesto notizie al responsabile
del tempio crematorio di Cava che è stato aperto nel 2013.

In questi 4 anni c’è stato un solo caso di cremazione nel 2016. In ogni caso le spese di rimpatrio della salma o delle ceneri sono interamente a carico dei familiari.
Ma tutto viene organizzato dalle agenzie di onoranze funebri che come visto non hanno mai effettuato questo tipo di servizio, perchè è la famiglia o la comunità di appartenenza che si occupano autonomamente di organizzare composizione della salma e rito funebre officiato da un connazionale prima di rivolgersi alle Onoranze Funebri – e le pratiche per il
rimpatrio vengono eseguite secondo i regolamenti di polizia
mortuaria.

L’agenzia si occupa della documentazione necessario e dei particolari del trasporto. Visto che tutto ciò non è avvenuto la domanda sorge spontanea: ma i cinesi non
muoiono mai?

 

 

Il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante ha così commentato su facebook: «Suscita molta curiosità un articolo pubblicato oggi sul quotidiano “Cronache”: “ma i cinesi non muoiono mai?”. Quantunque la comunità cinese sia abbastanza folta nelle nostre città e nella intera provincia, non risulta alcuna persona di quella nazionalita’ tumulata nei nostri cimiteri, ne’ cremata; ne’ risulterebbe alcuna richiesta di espatrio di salme per la Cina. Mistero!!!!»