In ricordo di mio nonno Alfonso Menna - Le Cronache Attualità
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Francesca Menna

La volontà del Comune di Battipaglia di intitolare una via della Città a mio Nonno, Alfonso Menna, scomparso nel 1998, costituisce per la nostra famiglia una gradita occasione per ricordarne la figura e l’operato. Il lavoro e l’impegno pubblico sono stati i riferimenti della Sua lunga vita nel corso della quale ha ricoperto significative cariche istituzionali con correttezza, lealtà, onestà e competenza. Anche in età molto avanzata, quando passavo da Lui, lo trovavo sempre indaffarato a scrivere libri o a occuparsi delle attività benefiche che portava nel cuore. Mi diceva: “non lavoro più a stipendio, Franca, alla mia età lavoro a cottimo…” e sorrideva con l’intensità complice che mi rendeva orgogliosa, ogni volta e sempre, di essere Sua nipote. Non esisteva Natale, Pasqua e Sant’Alfonso, che non fossimo tutti a casa Sua, figli, nuore, genero, nipoti e, poi, anche pronipoti. L’unico che arrivava sempre tardi era proprio Lui che, negli anni di vita dell’Orfanotrofio, doveva prima accertarsi che “i suoi ragazzi” fossero stati accuditi nel migliore dei modi. A tavola, ricordo le discussioni sul destino di Salerno, l’ubicazione della nascente Università (mio zio Filiberto aderiva all’idea del campus), ogni pretesto era valido per confrontarci; noi bambini, poi ragazzi, poi adulti, ci siamo formati così, nel rispetto della pluralità di idee e nel rispetto del bene pubblico.Anche il lavoro svolto per la fondazione del Comune di Battipaglia, al quale ha dedicato i primi anni del Suo impegno, è stato sempre vissuto dal Nonno con intensità e con grande soddisfazione.Siamo felici e grati alla Comunità Cittadina che non lo ha mai dimenticato. (nella foto a 106 anni con tutti i pronipoti.)

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