di Erika Noschese
Integrare i budget assegnanti alla radiodiagnostica per l’anno 2020. È la richiesta avanzata nei giorni scorsi dal sindacato nazionale area radiologia attraverso il rappresentante regionale della Campania, il dottor Bruno Accarino, in una nota indirizzata al presidente De Luca, al consulente Enrico Coscioni, al coordinatore dell’Unità di crisi Italo Giulivo, all’assessore al Bilancio Ettore Cinque, al direttore generale del settore Tutela della salute Antonio Postiglione. Il dottor Accarino, di fatti, nel riscontrare la nota inviata alle Camere di Commercio, agli Ordini Professionali ed alle Associazioni datoriali e sindacali con la quale il Presidente della Regione Campania chiede di far pervenire contributi utili alla costruzione di proposte da sottoporre al Governo, rileva che con la nota del 17 ottobre 2020 dell’Unità di Crisi Regionale e, è stata disposta a far data dal 18 ottobre 2020 la sospensione, tra le altre, delle attività ambulatoriali delle Aassll, Aaoo, Aaoouu e dell’ Irccs Pascale. Nel contempo, a seguito delle comunicazioni di monitoraggio inviate dalle Asl agli Erogatori Privati Accreditati ed alle Associazioni, mentre per le discipline di Medicina Nucleare e di Radioterapia (entrambe discipline afferenti all’area radiologica) i budget assegnati al momento risultano capienti fino al 31 dicembre del corrente anno, al contrario i budget assegnati alla Regione Campania alla disciplina di Radiodiagnostica appaiono ormai esauriti nella quasi totalità delle aziende sanitarie locali in quanto ad Avellino la scadenza era fissata per il 30 luglio, a Benevento il 7 novembre, a Caserta il 17 settembre, a Napoli 1 il 9 ottobre, a Napoli 2 il 4 novembre, Napoli 3 il 7 ottobre, Salerno il 26 settembre. Di conseguenza, i pazienti che hanno bisogno di prestazioni di diagnostica radiologica non potranno più rivolgersi alle strutture pubbliche ma dovranno pagare di tasca propria. “Da tale situazione deriverà la inevitabile mancata tutela della salute pubblica con violazione delle norme costituzionali che la tutelano quale valore primario ed il mancato rispetto dei Lea. A ciò si aggiungerà, nel tempo, la ricaduta in termini di costi derivati dal peggioramento dello stato di salute dei cittadini, che non hanno avuto accesso alla diagnosi tempestiva e alla cura, costi che pure dovrà sostenere la spesa sanitaria pubblica”, ha evidenziato il dottor Accarino che parla di “effetti devastanti sugli operatori delle strutture private accreditate. “Infatti, in mancanza di ulteriori finanziamenti che garantiscano l’erogazione di prestazioni diagnostiche fino a fine anno, le strutture accreditate saranno obbligate a ridurre drasticamente i propri organici o a ricorrere agli ammortizzatori sociali per mantenere i livelli occupazionali, con conseguente aggravio di spesa delle casse regionali, ma con il controsenso che, comunque, non verranno garantite la tutela della salute pubblica, i diritti costituzionali dei cittadini ed i Lea”, ha aggiunto il rappresentante regionale del sindacato che chiede che venga applicato quanto disposto dalla normativa sopra indicata per stipulare appositi contratti integrativi per la disciplina di radiodiagnostica al fine di rispondere alle esigenze degli Assistiti della Regione Campania fino alla chiusura del corrente esercizio, rendendosi disponibile ad un confronto immediato e costruttivo per raggiungere in tempi brevi l’obiettivo proposto.