Liste d’attesa infinite e tempi poco rispettati. Anche per le prestazioni con priorità. La situazione per prenotare visite specialistiche ed esami è critica in diverse regioni d’Italia come la Puglia e la Liguria mentre in Campania è allarme intramoenia. Il quadro emerge da un’indagine realizzata da Cittadinanzattiva sui tempi d’attesa per 6 diverse tipologie di visite specialistiche ed esami diagnostici (visita cardiologica, ginecologica, pneumologica, oncologica, ecografia addominale, mammografia) in 12 grandi Asl di 4 regioni: Lazio, Emilia Romagna, Liguria e Puglia. Entrando nel merito, la Puglia presenta “dati molto negativi” quanto al rispetto dei tempi di attesa previsti dal Piano nazionale di governo. “Particolarmente allarmante” è il quadro della Campania, dove la stessa Regione segnala che il numero di prestazioni erogate nel canale pubblico è inferiore, per tutti gli esami e le visite monitorate, a quelle erogate in intramoenia, in tutte le aziende ospedaliere. Ecco alcuni dati particolarmente significativi nel 2022: all’ospedale Cardarelli di Napoli sono state eseguite 1.255 visite ortopediche in intramoenia e 112 nel pubblico; all’ospedale dei Colli sempre a Napoli, nessuna ecografia addominale nel pubblico, ma ne sono state fatte 111 in intramoenia; all’ospedale Moscati di Avellino 7 visite cardiologiche pubbliche e ben 979 in regime di intramoenia; al San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona a Salerno, infine, sono state effettuate 91 ecografie ostetriche nel pubblico e 329 in intramoenia. “In alcune situazioni l’intramoenia, insieme al pronto soccorso, è diventata per paradosso la principale porta di accesso dei cittadini al Servizio sanitario nazionale, rallentato da tempi di attesa troppo lunghi. Siamo dunque di fronte ad un uso distorto di quella che dovrebbe essere una possibilità di scelta per il cittadino, e non una necessità. Mentre le liste d’attesa rimangono una emergenza che va contrastata urgentemente per riaffermare il diritto dei cittadini alla salute pubblica”, ha dichiarato Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. L’organizzazione nelle scorse settimane ha avviato una campagna di mobilitazione permanente dal titolo “Urgenza sanità” e una petizione su Change.org per chiedere il superamento delle liste di attesa. Cittadinanzattiva, inoltre, ha avviato un’istanza di accesso civico presso le Regioni per conoscere i dati sulle prestazioni sanitarie erogate in regime pubblico e in intramoenia, e verificare gli eventuali provvedimenti messi in atto dalle amministrazioni laddove sia stato superato il limite previsto dal Piano nazionale di governo delle liste di attesa nel rapporto tra le due attività.
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