Il Vento popolare di Eugenio Bennato - Le Cronache
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Il Vento popolare di Eugenio Bennato

Il Vento popolare di Eugenio Bennato

Un 25 aprile in musica al teatro Verdi di Salerno, alle ore 20, con le “Voci del Sud” e  special guest il graffio di Pietra Montecorvino

 

di Paola Primicerio

E ora  è tempo di navigare, ci  vuole una musica nuova, ci vuole un nuovo vento popolare e allora ci vuole un movimento  perché è così che va il mondo e siamo noi che lo facciamo andare”. Questi alcuni  versi dell’ ultimo lavoro discografico “ Vento popolare” che il cantautore e scrittore Eugenio Bennato porta al  teatro Verdi di Salerno il 25 aprile, alle ore 20, per lo spettacolo omonimo con il suo storico ensemble formato da Enzo Lambiase alle chitarre, Mujura , chitarra acustica e basso, Sonia Todaro, voce e danza, Francesca Del Duca, percussioni e voce, cui si aggiunge uno ensemble di voci liriche di matrice popolare da lui formata “ Voci del Sud”, Laura Cuomo, Francesco Luongo, Angelo Plaitano, Daniela Dentato, Letizia D’Angelo, Edo Cartolano e  con la guest star Pietra Montercovino, cantante e attrice cinematografica che debuttò  con Renzo Arbore nel film “ F.F.S.S….”Sulla scia del ventennale della fondazione del movimento Taranta Power, Eugenio Bennato è tornato in concerto da pochi mesi per la presentazione del nuovo album “ Vento Popolare” in cui porta in scena i classici che hanno segnato la sua cinquantennale carriera e i nuovi lavori ispirati  alle tematiche dell’ integrazione e della valorizzazione delle identità mediterranee e dei sud del mondo. Lo abbiamo raggiunto alla vigilia del concerto“Negli anni ‘ 70 mi inventai – ricorda Eugenio Bennato – la Nuova Compagnia di Canto Popolare, con la quale debuttai al Verdi di Salerno, una band musicale che partiva dai modelli degli sconosciuti cantori del Sud e cominciammo a girare per il mondo. Poi, vennero i Briganti della storia meridionale, i migranti del  Mediterraneo, e ilTaranta Power che segnò l’ ingresso della musica etnica italiana nella World Music internazionale. Da sempre musica delle minoranze, una musica che conta poco nel business della civiltà globale”.

Sulla scorta di questa lunga esperienza culturale e musicale qual è lo spettacolo che proporrai al Verdi?

“ Sarà una festa popolare in cui ai brani del disco omonimo ho voluto aggiungere l’ ensemble che ho messo insieme  sei anni fa “ Voci del Sud”, un gruppo di ragazzi della provincia di Salerno dalle voci eccezionali che fanno ricerca tra modernità e tradizione. Sarà  una scaletta anche con brani nuovi, l ‘ultimo l’ ho composto ieri notte, e lo proporrò al pubblico del Verdi”.

 Qual è il futuro della World Music dopo il grande successo internazionale degli anni ‘90, quando fu un musicista del calibro di Peter Gabriel a rendere celebre il genere in tutto il mondo?

 “Ai miei concerti, insieme al pubblico che mi segue da anni, vedo moltissimi giovani e soprattutto negli ultimi tempi abbiamo contribuito a salvare l’ identità popolare. Per quel che mi riguarda la world music è viva e stiamo avendo molto successo anche all’estero. Nel nostro concerto a San Francisco, in California, ho trovato un pubblico che non solo conosceva molti brani ma anche è stato molto caldo nell’ accoglierci. E’ stata una grande emozione per me e tutti i miei musicisti”.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

 “Continueremo questo tour italiano per alcune tappe ma in estate voleremo in India e Marocco per poi continuare in altre città all’ estero”. Il mio lavoro di ricerca e scrittura di nuovi brani continua senza sosta”.