Il Tribunale di Napoli si riserva la decisione sul caso De Luca. Nei prossimi giorni si conoscerà il pronunciamento dei giudici della prima sezione civile del Tribunale partenopeo sull’istanza presentata dai legali del Presidente della Regione Campania contro la sua sospensione dalla carica in applicazione della Legge Severino e per effetto della condanna a un anno per a uso d’ufficio. L’udienza di oggi è durata oltre cinque ore. Secondo l’avvocato Lorenzo Lentini, che ha parlato in rappresentanza di De Luca, “i precedenti cautelari che hanno ripristinato la carica di De Luca sono stati validati dalle Sezioni Unite della Cassazione. Il processo è stato sospeso nelle more della decisione della Corte Costituzionale e pertanto non può essere definito prima, pena la nullità”. A giudizio di Lentini, “non sussistono i presupposti della revoca delle misure cautelari che hanno ripristinato la carica del governatore della Campania”. Il rigetto del ricorso di De Luca è stato sostenuto dalla Pm Valeria Gonzales. Per Salvatore Di Pardo, in rappresentanza degli ex consiglieri di centrodestra della Regione Campania, “si può tranquillamente decidere nel merito, sia sulla giurisdizione, sia sull’infondatezza della posizione di De Luca. Oggi non ci sono più gli elementi che giustificano il provvedimento cautelare del luglio scorso, né ci sarebbero pregiudizi per la collettività visto che ci sono una Giunta regionale e un Consiglio regolarmente in carica”. Nel contraddittorio sono intervenuti, tra gli altri, anche i rappresentanti del Movimento per la Difesa del Cittadino, del Movimento 5 Stelle e di Sel. In precedenza, i giudici avevano respinto, dopo oltre un’ora e mezzo di Camera di Consiglio, l’eccezione sollevata da uno dei legali presenti, Arnaldo Miglino, in rappresentanza di Sel-Sinistra italiana, che aveva chiesto che il contraddittorio si svolgesse pubblicamente, alla presenza della stampa. A presiedere il collegio è Carlo Imperiali, relatore Umberto Antico, giudice Roberta Di Clemente. Nello scorso luglio del collegio che decise, con un provvedimento cautelare d’urgenza, di sospendere la sospensione di De Luca adottata dal Presidente del Consiglio dei Ministri e di inviare gli atti alla Corte Costituzionale, faceva parte il giudice Anna Scognamiglio, coinvolta poi nell’inchiesta della Procura di Roma insieme con lo stesso De Luca e l’ex capo staff del governatore campano, Nello Mastursi. Per Anna Scognamiglio è giunto nei giorni scorsi l’ok della prima commissione del Consiglio superiore della magistratura alla sua richiesta di trasferimento ad Aversa (Caserta). La stessa commissione aveva avviato il procedimento per il trasferimento di Scognamiglio dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Roma. Scognamiglio era stato l’estensore materiale dell’ordinanza che rinviava gli atti alla Consulta. Per De Luca prossimo appuntamento in agenda, per quanto riguarda il capitolo giudiziario, è quello dell’8 gennaio quando è in programma l’udienza della Corte d’Appello di Salerno sulla nomina del project manager del termovalorizzatore e per la quale è stato condannato a un anno per abuso d’ufficio.
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