I provvedimenti delle Asl che hanno, di fatto, impedito ai giocatori di Torino, Udinese e Salernitana di scendere in campo violano la circolare (“tuttora vigente”) con la quale il ministero della Salute il 18 giugno 2020 stabiliva, con specifico riferimento alle attivita’ sportive, che, “nel caso di quarantena dell’intero ‘gruppo squadra’ per la accertata positivita’ di uno o piu’ componenti dello stesso, l’intero gruppo possa essere posto ‘in bolla’ e possano cosi’ svolgersi gli allenamenti e le partite dei campionati professionistici, previa effettuazione di test nel giorno della gara”. E’ questo, in sostanza, il motivo per il quale i Tar di Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Campania hanno accolto i ricorsi presentati dalla Lega Calcio di Serie A.
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