di Marco De Martino
SALERNO. Una serata dalle emozioni forti, che solo un tempio come il Vestuti riesce ancora a regalare. E’ stata questa la festa, organizzata dal club “Salerno Club 2010” del presidente Salvatore Orilia e condotta da Antonio Peluso e Gaetano Stella, tenutasi ieri sera presso lo storico impianto di piazza Casalbore. Almeno tremila tifosi, tra cui Ciro Borsa, Giovanni Pagliarulo e Raffaele il Vichingo, hanno assiepato il Vestuti, tornato il catino ribollente di tifo di venticinque anni fa. Ad aprire la serata le vecchie glorie della Salernitana. Ricchetti, Tosto, Zaccaro, Chiancone, Capone, Sironi, Carmando, Russo, De Cesare, Fusco e chi più ne ha più ne metta, hanno scatenato i sostenitori presenti che hanno intonato i cori a loro dedicati di qualche anno fa. I più acclamati però sono stati Roberto Breda e Rino Gattuso. Per il primo è scattata un’autentica ovazione ed il classico coro “Un capitano, c’è solo un capitano”. Per il campione del Mondo applausi scroscianti e tanti selfie. Gattuso non poteva non tornare sul maledetto anno in serie A: “Ho avuto la fortuna di indossare questa maglia –ha detto Ringhio- la Salernitana non è una squadra, è una malattia, una fede. Solo chi ha le palle può giocare in uno stadio come l’Arechi. La serie A? Siamo stati derubati –ha affermato senza peli sulla lingua l’ex milanista- avevamo una grande squadra. Non ci volevano in massima serie. Spero che ora possa riprendersela”. Sul palco è poi salito l’ex ingegnere della Ferrari, ora opinionista di Formula Uno in Rai, Giancarlo Bruno che ha ricordato i suoi trascorsi da bambino al Vestuti. Infine, dopo l’esibizione di Marcello Ferrante e Claudio Tortora che hanno cantato le canzoni della serie A, è arrivata la triade granata Lotito-Mezzaroma-Fabiani. Il loro arrivo ha preceduto quello della squadra granata, acclamata a gran voce dai tremila del Vestuti. Tutti insieme sono saliti sul palco, dove hanno cantato e ballato con i sostenitori. Lotito è stato salutato dall’ormai classico “Portaci a Verona” ed ha risposto così: “Siamo solo a metà del percorso, voi aiutateci e noi realizzeremo i vostri sogni. Se verrete allo stadio la società farà la sua parte. Allestiremo una squadra che dirà la sua e che dimostrerà che Salerno non è subalterna a nessuno. La Salernitana sarà il punto di riferimento del calcio nazionale”. Parole importanti che hanno infiammato ancora di più i tifosi granata. Naturalmente non poteva mancare l’esibizione canore di Davide Moro col “Nessun dorma” che ha ancora una volta emozionato tutti i presenti. Infine la torta, lo spumante e i consueti fuochi pirotecnici hanno salutato tutti e chiuso una serata davvero indimenticabile.