Ritorna stasera l’atteso appuntamento agostano al teatro Kamaraton, prodotto e interpretato dagli attori dell’Associazione “La Meglio Gioventù”
Di OLGA CHIEFFI
Interpretabile nella sua versione originaria in maniera ideologicamente alternativa (epopea di amore, giustizia e lealtà o reazionaria-amletica faida di sangue tra casate “reali”?), la versione del Re Leone che presenterà l’Associazione La Meglio Gioventù nell’arena all’aperto del teatro Kamaraton in Camerota, questa sera alle ore 21, che narra della vicenda del “piccolo Simba che diventa grande”, privilegerà sia l’aspetto ludico, grazie ai caratteristi, sia quello che apre ad ogni profonda sfumatura culturale.
Lo spettacolo, avrà i suoi momenti più efficaci ed emozionanti condensati all’interno del primo tempo, fin dall’apertura sulle amabili note della canzone Il cerchio della vita con la visivamente splendida presentazione di tutti gli animali della savana in festa per la nascita del futuro re. Un possente incipit ci apre le porte alle vicende di Simba, Vincenzo Sgueglia, figlio del re Mufasa cui darà voce Alessandro Magliano, erede al trono. Alle sue spalle e a quelle del padre trama però lo zio Scar, (Tommaso Del Gaudio) che vuole fare suo quel trono a lungo sognato e ora definitivamente compromesso con la nascita del piccolo Simba (Vittorio Scarpitta).
Dopo la morte del padre per mano dello zio, Simba, convinto di aver in qualche modo contribuito a questa tragedia prende la via dell’esilio, abbandonando la famiglia, gli amici e il suo regno. Trovato e allevato dai più improbabili mentori, la suricata Timon (Andrea Ruocco) e il facocero Pumbaa, interpretato da un buono d’eccezione, il parroco di Licusati nonché docente di oboe del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno, Don Antonio Toriello, Simba cerca di dimenticare il suo passato ma, ritrovato dall’amica d’infanzia Nala (Antima Magliano) e dallo sciamano Rafiki (Noemi Sgueglia) si convince che è tempo di riprendere il suo posto nel cerchio della vita. Toccante sarà la scena della morte di Musafa, caduto vittima del tranello di Scar, con la famosa rivelazione “Un giorno, Simba, il sole tramonterà su tuo padre e sorgerà con te, come nuovo re […] Guarda le stelle. I grandi re del passato ci guardano da quelle stelle. Perciò quando ti senti solo ricordati che quei re saranno sempre lì per guidarti. E ci sarò anch’io”. Un monologo, emotivamente struggente e “decisivo” per il raggiungimento del lieto fine (la riconquista del trono da parte de Re Leone e il matrimonio con l’amata amica d’infanzia Nala). Lo spettacolo sviluppa complessivamente – come da tradizione del genere – una felice armonia di elementi drammaturgici, musicali e coreutici, grazie alla regia di Roberta Nicolella, alla vocal coach Teresa D’Alessandro e alle coreografie di Emilia Volpe. Effervescente e divertente, il musical sarà contraddistinto dalle atmosfere delle luci scelte dall’A-Team Service, i colori, gli sgargianti costumi confezionati da Sabina Valiante e Anna Milo, la scenografia di Tommaso Del Gaudio e le prove di diversi personaggi chiave (gli spassosi Timon e Plumbaa, il cattivissimo Scar, le tre affamate iene di Lucrezia Pellegrino (Shenzi), Alfonso Bovino (Banzai) e Domenico Mastrolonardo (Ed), mentre completeranno il cast Tina Berardinelli (Nala Piccola), Francesco D’Angelo (Zazu) ed Enza Del Gaudio (Sarabi).