Dai permessi, alla storia, dalla forma all’alchimia dei colori. Lavorazioni interamente manuale per quell’arte che illumina le notti della Festa
Di Amodio Curci
Simbolo di festa, i fuochi d’artificio rappresentano la gioia, l’energia e i buoni auspici: la volontà di lasciarsi alle spalle i problemi augurandosi tempo successivo, il tempo nuovo, sia sempre migliore di quello appena trascorso. Questa la ragione deIlo scoppiettante, colorato, rumoroso finale di ogni evento o festa. I fuochi artificiali o pirotecnici – dalla parola greca pyros “fuoco” – nascono in Oriente, probabilmente in Cina. Non ci sono fonti certe, ma alcuni ritengono che all’origine vi siano alcuni esperimenti di alchimisti cinesi che provarono sostanze di origine vegetale, animale e minerale per trovare l’elisir di lunga vita. Uno di questi scoprì che mescolando le giuste quantità di carbone, salnitro e zolfo si poteva ottenere una sostanza che, se riscaldata, poteva innescare un’esplosione. Intorno all’800 d.C. nacque così la polvere da sparo e in Cina i fuochi artificiali erano conosciuti e usati attorno all’anno Mille, sotto la Dinastia Song (900 d.C.), per celebrare feste e matrimoni. Il percorso per illuminare il cielo in un giorno importante inizia con sopralluogo degli spazi, con le conseguenti limitazioni previste per legge, quindi i calibri ammessi , ultima ma non ultima la valutazione della sicurezza e dei rischi connessi all’esecuzione di uno spettacolo pirotecnico in un determinato luogo. La legislazione oggi più che mai è molto rigida e scrupolosa. Nell’ambito di questo tipo di arte, prima di eseguire uno spettacolo pirotecnico si fanno accurati sopralluoghi con i committenti per testare la sicurezza delle postazioni di sparo per prevenire possibili problemi anche di natura legale in cui ci si può imbattere in caso di incendio, danneggiamento a cose o persone. Conosciuto poi il budget per ideare lo spettacolo la fantasia comincia a volare e ad ideare disegni e colori per rendere al pubblico un momento indimenticabile. Abbiamo le combinazioni esplosive fulminanti, che producono cioè una forte detonazione con o senza bagliore; quelle di lancio, che consentono di “sparare” un razzo o agiscono comunque da innesco; quelle di spaccata, che si aprono in un ventaglio di scintille colorate. I vari fuochi vengono poi distinti in fuochi da terra, aerei o d’acqua a seconda dell’uso per cui sono concepiti. Ogni colore deriva da un componente specifico: il rosso, ad esempio, dallo stronzio, il blu dal cloruro di rame, il verde dal bario. Un’altra variante poi è la pyromusicale Gli spettacoli piromusicali sono un particolare tipo di spettacolo pirotecnico caratterizzato dall’esecuzione contemporanea e sincronica di brani musicali e fuochi d’ artificio strettamente legata allo sviluppo tecnologico dei sistemi di sincronizzazione musica-fuochi. La bravura di un pirotecnico rispetto ad uno spettacolo piromusicale è legata, da un lato, alla sua capacità di interpretare il brano musicale col fuoco, di tradurre le note in fuochi d’artificio, dall’altro alla capacità di avere un’esecuzione perfettamente sincronica di musica e fuochi. Gli spettacoli piromusicali sono un particolare tipo di spettacolo pirotecnico caratterizzato dall’esecuzione contemporanea e sincronica di brani musicali e fuochi d’ artificio. L’artificio cilindrico è tipico della scuola italiana, mentre quello sferico nasce dalla scuola cino-giapponese asiatica ed è quello più usato. Fantasie di luce in cielo tra colori, forme e rumori…. Poi, “Tre colpi a finire e la notte tornò: da allora rimase a sognare e i colori per sempre con sé si portò”.