Andrea Pellegrino
La vicenda ha tratti paradossali e nel corso degli anni si è talmente ingarbugliata da rendere pratica- mente impossibile venirne a capo. Parliamo del Pua di Matierno, l’or- mai ventennale comparto nel quale sarebbero dovute nascere nuove abitazioni, con la promessa di cedere un parco a disposizione del Comune di Salerno. Ma dal primo progetto ad oggi le cose sarebbero cambiate bruscamente. Ed oggi mentre a Palazzo di Città si ri- spolvera il nuovo progetto che già è stato approvato in giunta, nono- stante alcune grosse perplessità di consiglieri comunali di maggioranza, a Matierno alcune famiglie non vogliono sentirne più parlare. Il fatto è questo: attualmente il nuovo costruttore che ha presentato il progetto non sarebbe proprietario di tutti i terreni. Le ultime carte, riguardo alcuni proprietari dei terreni, risalgono al 2009. L’accordo prevedeva una permuta: il terreno alla societàSviluppo Salernitano srl del dottor Domenico Perdono ed in cambio una nascente abitazione. Il tutto sotto il controllo del Consorzio Casa Roma – Matierno Cr4. Ma con una clausola, l’accordo doveva concretizzarsi entro 36 mesi. Ma da allora della società Sviluppo Salernitano non si sono avute più tracce ed a proprietari è rimasto solo l’imu da pagare per terreni che nel frattempo sono stati dichiarati edifica- bili. Poi di recente l’argomento è tornato alla ribalta a Palazzo di Città: prima in commissione urbanistica (dove è stata pretesa anche una votazione) e poi in giunta, prima di approdare, ora, dopo eventuali controdeduzioni, in Consiglio comunale. Considerata la complessità della vicenda e le tante contraddizioni c’è chi è pronto a dichiarare battaglia, tra cui gli stessi consiglieri comunali. A Matierno, intanto, si è costituito un comitato ad hoc, seguito da Flavio Boccia che sta raccogliendo tutte le carte necessarie per far chiarezza sulla vicenda. Al mo- mento c’è già una richiesta di autotutela ed una denuncia a due funzionari dell’agenzia delle entrate, rei di aver inviato bollettini per riscuotere l’imu di terreni che avrebbero mai ricevuto il cambio di destinazione d’uso in edificabili. Ma nonostante ciò l’amministrazione comunale prosegue sulla sua strada.