Il no alla mafia di oltre 1100 studenti del Liceo “Regina Margherita” - Le Cronache
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Il no alla mafia di oltre 1100 studenti del Liceo “Regina Margherita”

Il no alla mafia di oltre 1100 studenti del Liceo “Regina Margherita”

di Monica De Santis

XXVII Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Al Liceo Regina Margherita è la mamma di Simonetta Lamberti a parlare agli studenti, per sensibilizzarli nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia, in spirito di condivisione e corresponsabilità. A spiegare come rapportarsi con le nuove generazioni e come parlare loro di mafia è la dirigente scolastica Angela Nappi… “Si creano momenti e si costruiscono relazione tra ragazzi, così come stiamo facendo. Ci sono stati 1100 ragazzi collegati con noi, con la mamma di Simonetta Lamberti, con Alfonso Ferraioli in questo excursus di storia italiana che dagli anni 70 ad oggi ha fatto un pieno di vittime di mafia e innocenti. Le vittime innocenti di mafia sono coloro che non c’entravano nulla ma si sono trovate per caso nel posto in cui i mafiosi hanno fatto un attentato a chi è contro di loro. Una storia dolorosa che non ha mai smesso di procurarci dolore e angoscia. La lotta alla mafia è un lavoro di tutti, ognuno deve dare il proprio contributo per far trionfare la legalità, perché la mafia, prima di essere studiata, compresa, va non esercitata, gli atteggiamenti mafiosi hanno uno spazio tempo molto più lungo più facile delle buone azioni e le nuove generazioni devono essere messe in prima fila e capire quale strada devono prendere e come stare lontani da percorsi che possono rovinare le loro vite per sempre”. E così l’incontro di ieri mattina ha avuto come scopo quello di far conoscere agli studenti storie di coraggio e di lotta in prima linea. Una lotta che da 40 anni porta avanti la dottoressa Procaccini, mamma di Simonetta Lamberti… “Non esiste separazione definitiva finchè esiste il ricordo. Ed è questo quello che noi abbiamo fatto. Perchè ricordare mia figlia, ricordarla ai giovani è il modo migliore per combattere la mafia. Dobbiamo puntare sui giovani, su questi ragazzi che hanno negli occhi la stessa bella luce che aveva mia figlia. Il nucleo del mio intervento è stato incentrato sul dolore, pietra miliare della mia vita, un passato presente ma è anche la resilienza, la dignità ma soprattutto il perdono: non mi sono mai chiusa nell’odio altrimenti la mia vita sarebbe stata impossibile”. Il Regina Margherita, resta comunque un Liceo in prima linea su tanti fronti. All’ingresso della scuola un banchetto è stato allestito per la raccolta dei farmaci da inviare in Ucraina… “Educazione civica, educazione alla solidarietà, alla purezza, alla pace e all’amore sono i principi base di questo istituto, – spiega ancora la preside Angela Nappi – Siamo un liceo che nasce come esperto in scienze umane e noi dobbiamo onorarlo, fare ciò che ci viene chiesto, rispettando tutti gli indirizzi e senza dimenticare che prima di ogni cosa viene l’uomo, l’educazione, la coscienza, il senso di civiltà”.