Da ieri la città di Napoli vanta tra i suoi cittadini anche Ferzan Ozpetek. Con una cerimonia solenne nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino il sindaco, Luigi de Magistris, gli ha conferito la cittadinanza onoraria. «Sono felicissimo, stanotte come un bambino non riuscivo a dormire», sono state le prime parole del regista turco al suo arrivo. La cittadinanza, spiegano le motivazioni, è stata conferita «per rendere reciproca la relazione di affetto tra il maestro Ozpetek e la città di Napoli ed è attestato di stima, ammirazione e affetto». Dopo un’introduzione dell’assessore alla Cultura, Nino Daniele, la laudatioè stata affidata all’attrice napoletana Luisa Ranieri che ha sottolineato «la magia e la poesia dei titoli dell’amico e maestro Ozpetek, titoli sintetici che racchiudono sempre un senso magico, astrale e uno slancio di religiosità laica. Ozpetek -ha aggiunto l’attrice- va dentro le cose e sa cogliere l’agitazione dell’animo umano nelle tempeste della vita». Un rapporto quello tra il regista turco e la città di Napoli che ha inizio nel 1981 quando Ozpetek è per la prima volta assistente volontario di Massimo Troisi. «Mi sentivo napoletano già prima di oggi -ha detto poi il regista-. Napoli è una città che ti prende. Lo dico sempre ai miei amici americani, francesi, turchi che se si sta due o tre giorni a Napoli e la si gira, allora non c’è scampo». Un ulteriore approccio, forse quello che ha indissolubilmente legato Ozpetek a Napoli, arriva sei anni fa quando il regista firma la regia per il Teatro San Carlo dell’opera La Traviata. «In quei mesi -ha raccontato- ho conosciuto una Napoli che mi ha colpito tantissimo, ho assaporato la cultura napoletana, ho conosciuto e visto luoghi fantastici a cominciare dal rione Sanità». Un legame che il regista ha suggellato con la sua pellicola “Napoli Velata”. «Ero molto preoccupato per il film -ha spiegato Ozpetek- per la possibilità di cadere nel turistico, in cose già viste e per questo l’ho fatto vedere prima ai miei amici napoletani che hanno avuto una bella sensazione e anche per loro era una novità per le scelte e i posti». Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco de Magistris che ha parlato di Ozpetek come «ambasciatore di Napoli nel mondo. E’ un uomo del Mediterraneo, un turco napoletano e si è calato con molto rispetto, attenzione e sensibilità nel corpo di Napoli e l’ha saputo interpretare. Con questa cittadinanza -ha concluso- si rafforza l’idea di Napoli quale città che vuole unire popoli diversi, che ama il confronto e il dialogo come Ozpetek ha raccontato nel suo cinema, nei suoi testi, nel suo teatro».
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