di Monica De Santis
Dal 23 fino al prossimo 30 ottobre torna a Salerno Linea d’Ombra Festival 2021. Il programma della kermesse ideata e fondata da Peppe D’Antonio, giunta alla sua XXVI edizione, è stato presentato ieri mattina a palazzo di città alla presenza del direttore artistico Boris Sollazzo. “Questa è la rinascita e la ripresa dopo i mesi bui della pandemia. – spiega Peppe D’Antonio – Linea d’Ombra è la prima grande iniziativa che si terrà a Salerno dopo la riapertura e con una presenza al 100% in sala. Sarà dunque anche una prova mentale, di superamento di tutto quello che abbiamo vissuto. Quello che aspetta la nostra giuria di giovani sono 115 tra film, documentari, cortometraggi, animazione. Un panorama molto ampio, che vedrà poi anche una serie di incontri sul tema che abbiamo scelto per questa edizione ovvero, Domani. L’idea è chiedersi cosa ci si aspetta da adesso in poi ,nel cinema, nella società, nella comunicazione, nel rapporto tra le generazioni. Questa generazione Z nativa digitale dovrà fare i conti con un’ulteriore transizione, con un’ulteriore cambiamento che è stato determinato dal covid. Devo anche aggiungere che a lavorare a questo Festival c’erano 43 professionisti di altissimo livello che hanno operato una preselezione su circa 2000 film da tutto il mondo. Sono film che si vanno a vedere al cinema, non sono film solo da festival. - conclude D’Antonio – Inoltre pure essendo tornati in presenza, il Festival si potrà vedere anche online attraverso il nostro sito. Sarà una festa, una festa degli occhi e della mente”. Dunque “Domani” è il tema dell’edizione numero 26 di Linea d’Ombra Festival. “È necessario da qui guardare avanti e ricostruire, nel caso di un festival, un tessuto connettivo, quella linea, d’ombra ma ben visibile, tra l’offerta culturale e il pubblico. Dopo quanto successo negli ultimi due anni nel mondo, non si può dare per scontato che quello che si offre sia quello di cui lo spirito collettivo abbia bisogno. Il domani è ignoto e l’unico modo per svelarlo è accettare le sfide”. spiega ancora D’Antonio “Domani sembra incarnare meglio il senso di qualcosa che non è ancora, ma che ci indica anche dove dobbiamo posare lo sguardo una volta lasciateci alle spalle le macerie di un mondo segnato dalla tragedia della pandemia. Da un lato Domani ci costringe a considerare dove siamo ancora, dall’altro indica una prospettiva verso cui muovere per conservare, certo, ma anche per cambiare, se possibile radicalmente. Domani sembra innescare il senso di una rottura con il passato, la voglia di un cambiamento necessario a seppellire un tempo e una storia, un mondo del quale si sono drammaticamente rivelate fragilità, ritardi, ineguaglianze, errori da sanare, se possibile. Il giorno che verrà ci chiama a un impegno, appunto perché è prossimo e irreversibile, come tutti i cambiamenti che non solo la post-pandemia richiede. Domani sembra ci impegna tutti a uno sguardo più consapevole sul futuro che immancabilmente arriverà”. Nel corso del XXVI Linea d’Ombra Festival saranno proiettate 94 opere in concorso selezionate tra le oltre 1500 iscritte da 77 paesi. Tra i film in concorso, 34 sono diretti da registe donne. 5: i film del concorso Passaggi d’Europa, provenienti da altrettanti paesi 18: i film selezionati per il concorso LineaDoc, provenienti da 15 nazioni 27: i cortometraggi selezionati per il concorso CortEuropa, provenienti da 14 nazioni 24: le opere scelte per il concorso VedoAnimato, provenienti da 13 nazioni 19: i video in concorso per VedoVerticale, provenienti da 13 nazioni. 4: le giurie del festival Il festival di quest’anno è dedicato a Patrick Zaki I Talk e gli incontri saranno tutti in presenza finalmente, ma anche disponibili in streaming, perché quella che è stata una tecnologia necessaria oggi si può trasformare in uno strumento utile per arricchire l’esperienza del pubblico di un festival. Si partirà così il 23 ottobre con Niccolò Ammaniti. Lo scrittore e anche regista, parlerà con Boris Sollazzo della sua carriera tra romanzi, cinema e televisione. Altro gradito ospite del festival Roberto Andò. Lo scrittore, sceneggiatore, regista cinematografico e teatrale, condividerà le proprie esperienze direttamente con la platea il 24 ottobre, raccontando anche la genesi del nuovo film, tratto dal suo omonimo romanzo Il bambino nascosto. Il giorno dopo, 25 ottobre, sarà la volta di Valeria Golino, attrice e regista dalla carriera straordinaria, nazionale e internazionale, come dimostra anche la sua recente partecipazione a The Morning Show, la serie Appletv+ in cui si confronta con Jennifer Aniston e la vincitrice del premio Oscar Reese Witherspoon. Valeria Golino vinse una Coppa Volpi a Venezia a vent’anni diretta da Citto Maselli. Un club ancora più esclusivo. Mercoledì 27 ottobre si riflette sul cinema italiano e sulla storia d’Italia al cinema con due persone che se ne intendono. Si confronteranno con Giuseppe D’Antonio, coadiuvato dai docenti dell’Università di Salerno Alfonso Amendola, Pasquale Iaccio e Pietro Cavallo, Giovanni De Luna, autore del prezioso saggio Cinema Italia, e Mario Martone, reduce dal successo di Qui rido io, biopic, come si suole dire, di Eduardo Scarpetta, ennesimo tassello del racconto storico che ha caratterizzato gran parte del cinema dell’autore napoletano. Venerdì 29 ottobre sarà ancora Giuseppe D’Antonio a incontrare Diego De Silva e il leader del movimento delle Sardine Mattia Santori per affrontare con loro il tema principale di questa XXVI edizione di Linea d’Ombra: Domani. E subito dopo, in modo diverso, lo farà Boris Sollazzo con i The Jackal, in un incontro che introdurrà la tradizionale maratona notturna di quest’anno dedicata alla fantascienza, che porterà i coraggiosi spettatori a resistere fino all’ultimo film e per una notte intera. Serata di chiusura sabato 30 ottobre dedicata ai premi, ma anche all’anteprima di I nostri fantasmi, film di Alessandro Capitani.