di Olga Chieffi
Il ritorno di Dee Dee Bridgewater tra Salerno e dintorni è sempre un po’ una festa. Dee Dee fa parte della storia del jazz moderno, vincitrice di tre Grammy e un Tony Award, completamente a suo agio nei concerti e nelle pièce teatrali, fortemente impegnata nella lotta per i diritti civili e lo sviluppo tanto da essere nominata Ambasciatrice FAO. Nessuno certo poteva immaginare che in Italia, dove è sempre stata popolarissima, avrebbe vinto il festival di Sanremo al fiano dei Pooh. Adesso, dopo tanti omaggi a primedonne del jazz, da Ella Fitzgerald a Billie Holiday, il suo ultimo progetto discografico e il nuovo tour sono dedicati alla musica di Memphis, Tennessee, che è la sua città natale ed è anche una delle grandi capitali della musica americana. La Bridgewater torna stasera a Ravello, sul palcoscenico di Villa Rufolo, alle ore 21,30, dopo sette anni. Nel 2015 il concerto fu un tributo alla cultura e alla musica di New Orleans, nel decimo anniversario della strage dell’uragano Katrina. Dee Dee Bridgewater, una delle più affascinanti e potenti voci femminili del jazz, pluripremiata e capace di far rinascere i classici a nuova vita si presentò con a fianco la tromba di Irvin Mayfield, vincitore di un Grammy Award per il disco di sue composizioni originali “Book One”, portando il pubblico in un viaggio sonoro all’interno di una tradizione e di brani che rientrano nell’esegesi di questo genere. Questa sera, invece, il programma promette celebrate pagine, che canterà con al suo fianco la voce degli Incognito, Tony Momrelle, con i quali ha diviso il palco qualche giorno fa ad Umbria Jazz per una serata very black e una ospitata di Walter Ricci. Dee Dee vuole catturare a Ravello la stessa magia e la storia di canzoni che fanno parte del suo repertorio, in un viaggio che più sentimentale non potrebbe essere: “Much of my heart and soul are here.” Per la signora Dee Dee Bridgewater il tempo sembra essersi fermato: a settantadue anni compiuti conserva ancora la carica e l’entusiasmo di una ventenne; la sua calda voce soul, forte e sicura, non conosce cedimenti e cattura il pubblico con lo stesso fascino magnetico di sempre. Che fosse in forma smagliante, sia dal punto di vista fisico che spirituale, lo avevano già potuto notare i presenti al concerto pre-covid al teatro Augusteo a Salerno. Questa sera, al Ravello Festival sarà la piena conferma di ciò: un’ora e mezza di grande musica, in un flusso continuo di energia. Dee Dee presenterà al pubblico ravellese, con la Salerno Jazz Orchestra diretta da Gianni Pepe, anche qualcosa del più recente progetto discografico, Memphis… Yes, I’m Ready, mentre Tony Momrelle donerà il suo raffinatissimo soul contemporaneo cantato con voce intensa e caratteristica. In alcuni momenti il pensiero andrà anche alle composizioni più riuscite di Stevie Wonder ed è tutto dire. Momrelle tiene insieme la tradizione del soul più classico con le visioni di un futuro che la sua musica è capace di farci immaginare, gioioso e felice, attraverso titoli quali A Change Is Gonna Come, Labour Of Love, Same Old Love, Message in the music, With your love e She’s All I Need. La Dee Dee. Bridgewater, chiuderà la session con standard che metteranno sul tavolo le mille sfaccettature della sua voce, il suo candido e vivace umorismo, i magistrali retards e passaggi in staccato, lo schivare la lettera della melodia, l’affrancamento da ogni rigida e simmetrica scansione, e il voler tentare d’ideare dal nulla piccole immagini corrusche e geniali, nella significativa God Bless The Child, un chiaro omaggio a Lady Day o, ancora, il suo pathos pungente e cangiante, il suo bizzoso fervore sospeso tra chiesa e strada, tra gospel e blues, che impareremo a conoscere, spaziando tra titoli quali What A Wonderful Word, Let The Good Times Roll, St. James Infirmary, One Fine Thing, I Got You, Do You Know What it Means e Come Sunday, talismani di piccole ebbrezze nella notte ravellese.