Il Comune di Salerno dovrà restituire agli eredi di Pasquale Avallone uno dei più importanti artisti attivi agli inizi del ‘900 cinque grandi dipinti che ancora oggi si possono ammirare in alcune stanze del Palazzo di Città.
Nel lontano 1957 fu il pittore stesso ad affidare al Comune di Salerno, consegnandole nelle mani dell’allora Commissario Prefettizio Alfonso Menna, le sue opere oggetto, oggi, di una ingiunzione che il Tribunale Civile rivolge in data 16 marzo 2018 allo stesso Comune di Salerno.
In essa si impone all’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco, la restituzione delle cinque tele suddette alle due figlie del pittore, Anna Maria e Rosalba Avallone.
L’avvocato Giuseppe Tozzi, legale degli Avallone in questa vicenda, ha spiegato le ragioni di questa azione legale al quotidiano Le Cronache: “Si è giunti a questo atto formale, di cui le figlie dell’artista salernitano non mi avrebbero mai voluto dare incarico, solo ed esclusiva mente perchè esse sono profondamente addolorate della totale indifferenza mostrata dagli Amministratori Cittadini nei confronti del padre.
Questo grande artista che si è confrontato con maestri come Carra’, De Chirico e Guttuso, riscuotendone l’ ammirazione durante varie” Mostre di Arte Nazionale”, che è stato insignito dell’Ordine di Cavaliere della Corona d’Italia, che ha dedicato la sua vita artistica interamente a Salerno dandole lustro ed onore, dovrebbe essere preso in considerazione almeno al pari di altri, per una testimonianza commemorativa che lo ricordi ai suoi amati concittadini.
Di fronte invece ad una totale indifferenza in merito da parte degli amministratori che sembrano focalizzare in altri ambiti il proprio impegno, mi pare giusto che la famiglia abbia deciso di mostrare in modo fattivo il proprio rammarico ed una profonda amarezza”.