Amministrazione comunale, Arpac, Comitato e ancora presidio e cittadini che cercano la verità, dall’altro lato l’azienda Pisano, in un tiro alla fune, che sembra non spezzarsi più. Dopo aver verificato l’assenza del certificato di prevenzione incendi all’interno della fonderia Pisano, cresce ancor di più lo sdegno di chi da tempo sta lottando contro i danni sull’ambiente della realtà della valle dell’Irno. “Questa è la dimostrazione pratica – dichiara il portavoce del comitato “Salute e Vita” Lorenzo Forte – che i dirigenti della famiglia Pisano adottano un comportamento lavorativo che è totalmente al di fuori delle norme che la legge ci impone e la cosa che più mi sconvolge è che è scomparso totalmente chi avrebbe dovuto verificare la situazione. Forte ha poi concluso: “La mancata certificazione di prevenzione sugli incendi è un argomento molto serio che avrebbe potuto mettere in pericolo la vita dei dipendenti e delle zone adiacenti alla fabbrica, e spero che al più presto colui che ha voluto eludere la legge paghi per il giusto peso della causa”. Ognuno fa la sua parte, dal presidio permanente, la combattiva Martina Marraffa non si arrende e controlla passo dopo passo le Arpac che ogni giorno stanno letteralmente prendendo d’assalto l’azienda. Avellino, Caserta, Napoli e Benevento: i controlli ora sono affidati alle Arpac del territorio campano, che come affermano alla giovanissima “provano una certa ostilità con l’Arpac di Salerno”, ma con analisi approfondite e controlli sempre più frequenti, “ci hanno promesso che faranno uscire la verità”, afferma Martina. Ma la protesta non si ferma e il presidio rimarrà fisso davanti ai cancelli delle Pisano, ma ci sarà una giornata di protesta e di presidio sotto le porte dell’Asl di Salerno durante la prossima settimana. Intanto Flavio Boccia ha annunciato che “dalla settimana prossima in gruppi si faranno le analisi che saranno spedite presso l’istituto Driatec di Milano il quale manderà poi in America il tutto ad un istituto specializzato”. Infine Boccia, promotore del progetto di screening proposto dal senatore Pepe conclude: “se le istituzioni ed i proprietari vogliono realmente contribuire, aiutino i residenti a fare le analisi presso strutture internazionali”. Arriva però la risposta del patron Mario Pisano, che replica alle notizie degli ultimi giorni, affermando ancora una volta di aver avviato il monitoraggio e di essere comunque a norma per quanto riguarda emissioni e scarichi: “L’azienda, nel 2014, si è volontariamente sottoposta ad attività di monitoraggio ambientale del suolo e del sottosuolo di tutta l’area industriale di propria pertinenza. I carotaggi effettuati nel sito industriale delle Fonderie Pisano Spa hanno attestato la non contaminazione di suolo e sottosuolo”.
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