Sono 38 gli indagati (16 in carcere e 22 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati, a vario titolo, di “Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, “Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”, “Detenzione e Porto abusivo di arma da guerra”, “Lesioni”, “Danneggiamento seguito da incendio” ed “Estorsione”. L’indagine era scattata nel 2017 ed è stata condotta con metodi tradizionali con il supporto di attività tecniche e mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, resi ancor più difficili dal contesto urbanistico dell’area d’intervento (in particolare, del centro storico della città e nella zona orientale nell’area denominata Villaggio dei Puffi).
L’organizzazione ruotava attorno alla figura di Ciro Persico. Questi, originariamente legato al Clan d’Agostino con ruolo di rilievo, è non a caso definito il “boss del centro storico” di Salerno, poiché, in seguito all’arresto dei vertici del clan, ha continuato a mantenere il controllo dello spaccio nel cuore della città, rappresentando l’autorevole figura di riferimento necessaria al gruppo criminale investigato per imporre nuovamente un cartello nelle piazze di spaccio del capoluogo e non solo. Ciro Persico è il padre di Vincenzo (conosciuto anche come “coca-cola”), ucciso a Montecorvino Rovella nel 2014 sempre per questioni legate a contrasti per il controllo dello spaccio di stupefacenti. Il nome dell’operazione ruota proprio intorno al Persico poiché, nel corso di una intercettazione telefonica, uno dei sodali asseriva come il suo principale obiettivo non fosse l’affermazione economica, bensì il prestigio, l’ascendente, e, quindi, il riconoscimento unanime di capo indiscusso dell’organizzazione, come confermato dai suoi gregari, i quali, in una circostanza, per formalizzare l’ingresso di alcuni di essi nel suo gruppo, vollero donargli un fucile a canne mozze, sequestrato però dai Carabinieri poco prima della consegna. Nel corso dell’attività investigativa, che ha rivelato un fatturato illecito giornaliero di € 4.000 circa, sono stati arrestati 11 indagati in flagranza di reato e sequestrati complessivamente 70 Kg circa di stupefacente, nonché 4 pistole ed 1 fucile. Salerno 09 giugno 2020.
Gli arrestati
1. Persico Ciro cl. 1960, pluripregiudicato; 2. Iannone Luigi cl. 1989, pregiudicato; 3. Caracciolo Gennaro cl. 1981, pregiudicato; 4. Cerrito Patrizio cl. 1989, pregiudicato; 5. Galasso Federico cl. 1995, pregiudicato; 6. Siniscalchi Eugenio cl. 1991, pregiudicato; 7. Persico Antonio cl. 1963; 8. Iavarone Raffaele cl. 1982, pregiudicato; 9. Noschese Antonio cl. 1944, pregiudicato; 10. Natella Mauro 1992, cl. pregiudicato; 11. Fruncillo Alfonso cl. 1987, pregiudicato; 12. Amato Salvatore cl. 1994, pregiudicato; 13. Sica Michele cl. 1994, pregiudicato; 14. Frasca Roberto cl. 1991, pregiudicato; 15. Grimaldi Fabio cl. 1985, pregiudicato; 16. De Sio Maurizio cl. 1990, pregiudicato.
Ai domiciliari
7. Calonico Matteo cl. 1976, pregiudicato; 18. Rispoli Gerardo cl. 1985, pregiudicato; 19. Pumpo Vittorio cl. 1966, pregiudicato; 20. Vinciguerra Salvatore cl. 1976, pregiudicato; 21. Ventre Ugo cl. 1964; 22. Vassallo Antonio cl. 1959, pregiudicato; 23. Molinaro Alessio cl. 1998; 24. Casaburi Fabio cl. 1998; 25. Spisso Angelo cl. 1973, pregiudicato; 26. Galluzzo Serena cl. 1996; 27. Landi Maria Rosaria cl. 1983; 28. Avallone Luca cl. 1975, pregiudicato; 29. Sasso Franco cl. 1963, pregiudicato; 30. Maisto Stefano cl. 1988, pregiudicato; 31. Vicinanza Bruno cl. 1992, pregiudicato; 32. Ragosta Salvatore cl. 1986, pregiudicato; 33. Mariano Vittorio cl. 1971, pregiudicato; 34. Mainolfi Luigi cl. 1987, pregiudicato; 35. Nuvoli Francesco cl. 1983, pregiudicato; 36. De Sio Mariano cl. 1998, pregiudicato; 37. De Sio Fabio cl. 1997, pregiudicato; 38. Attanasio Raffaella cl. 1996