“Una splendida avventura e un grande successo vissuto in uno spazio che si chiama felicità”: con queste parole il fondatore di Giffoni Claudio Gubitosi ha salutato l’edizione numero 53 del festival, annunciando le date della 54esima, in programma dal 19 al 28 luglio prossimo. “Giffoni, ancora una volta, ha dimostrato di saper dare il meglio di se stesso, nonostante le difficoltà, senza mai rinunciare alla sua vocazione principale: essere al fianco dei giovani – ha detto Gubitosi – Mi ha colpito molto un commento ricevuto sui social che invitava gli adulti a seguirci con maggiore attenzione. Questo mi ha fatto riflettere sul fatto che tantissimi genitori sono stati coinvolti da questa energia straordinaria trasmessa dai loro figli, perché se è vero che i talenti sono importanti, sono le storie dei nostri giovani a giocare un ruolo determinante. Quest’anno c’è stata una chimica molto particolare che ha prodotto una forma di stupore: Giffoni va vissuto e chiunque viene qui ha qualcosa da dare e da prendere. Abbiamo registrato 370mila presenze, ma più che i numeri per me conta il bilancio umano e sociale, fatto di amore e di passione. L’ho toccato con mano ogni volta che sono entrato in sala”. L’ideatore di Giffoni ha poi ricordato che, tra oltre duecento personalità che hanno incontrato 6500 juror provenienti da trenta Paesi del mondo, la presenza dello Stato è stata importante e intensa, perché tutte le più alte cariche si sono confrontate con la platea lasciando emergere il proprio dato umano oltre che professionale. Il peso specifico di Giffoni e del suo essere costantemente al fianco dei giovani, “è confermato dalle tante richieste di collaborazione ricevute da parte di sindaci e amministratori locali. Questo significa che c’è un vuoto sociale e culturale e che c’è desiderio di colmarlo. Dopo mezzo secolo e tre anni siamo in grado di soddisfare questo bisogno”. Gubitosi ha annunciato una nuova rivoluzione di Giffoni: “Creerò una task force, c’è bisogno di servizi e ospitalità perché la nostra realtà è cresciuta tantissimo. So che migliaia di persone hanno dovuto affannarsi per trovare un alloggio e per questo ci metteremo al lavoro affinché Giffoni abbia una nuova governance e un nuovo ruolo sul piano locale, regionale e nazionale. Giffoni non si tocca e non è in discussione, sono in discussione una serie di cose che vogliamo migliorare”. Dopo aver ringraziato il sindaco, il presidente della Regione e il Mic, Gubitosi ha rivolto un appello ai grandi gruppi aziendali: “Vi aspetto e se non verrete voi da me, a settembre verrò io da voi”. In campo ci sono tantissimi progetti, a partire dalla creazione di un campus dove ragazze e ragazzi potranno formarsi ai mestieri del cinema e gli studios per le produzioni audiovisive. Gubitosi si è soffermato sul caso di Giorgia che, lasciando aperta la porta del suo mondo interiore, ha fatto emergere il lato più vero del ministro Gilberto Pichetto Fratin: “Ora gli odiatori seriali la stanno massacrando sui social. E’ una cosa schifosa che non ha nulla a che vedere con Giffoni, perché quello che succede qui migliora il mondo e chi si comporta in questo modo lo peggiora”. Per il direttore artistico di Giffoni Luca Apolito, la parola d’ordine di questa edizione è stata cambiamento: “Diciamo sempre ai nostri giurati che sono degli esploratori e li invitiamo ad andare in tutte le direzioni dove non sono mai stati prima. Il tema scelto è stato quello degli indispensabili, ma indispensabili non sono solo i giovani. Indispensabile è il cambiamento, l’evoluzione che sono poi le declinazioni del viaggio. Educare al cambiamento significa imparare che una cosa statica non esiste altrimenti non è viva. E il cambiamento è vita. Stando qui ci si trasforma e quando si torna a casa questo meccanismo virtuoso continua a dare i suoi frutti. Non ci interessa che i ragazzi vadano via con una verità, ma che si contaminino di dubbi e incertezze e che abbiano la mente piena di curiosità”. Emozionato il direttore generale Jacopo Gubitosi: “Questa edizione è figlia di un lavoro di squadra che ci ha visti in prima linea per organizzare un programma di qualità. Anch’io sono stato più volte in sala per verificare se le scelte fatte erano giuste e devo ammettere che il coraggio e la passione profusi sono stati ampiamente ripagati dalla risposta dei ragazzi e dall’attenzione della stampa. Abbiamo avuto oltre 7mila articoli e i dati Ots parlano di 280 milioni di condivisioni. Se Giffoni avesse deciso di acquistare questi spazi avrebbe dovuto affrontare un investimento di otto milioni di euro”. Jacopo Gubitosi ha poi annunciato che l’edizione 54 si arricchirà di una sezione dedicata allo sport, il Giffoni Sport Village. A sottolineare l’importanza del lavoro di equipe anche il presidente dell’Ente autonomo Giffoni Experience Pietro Rinaldi: “Giffoni è una macchina complessa, dove tutto si incastra alla perfezione grazie alla presenza di un team di professionisti. Come dico spesso, i giovani non sono il futuro, ma il nostro presente e ognuno di noi, ognuno di loro è indispensabile. Il mio grazie va anche a tantissime famiglie che hanno aperto le porte di casa loro a ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo”.
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