Questa sera, concerto del compositore genovese presso la Sala Concerti del Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno, a conclusione della prima giornata della sua masterclass “Contro il muro della forma e del tempo” nell’ambito del V festival di Musica elettroacustica e contemporanea
Di OLGA CHIEFFI
Il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno, nell’ambito delle attività del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali in collaborazione con il dipartimento di Teoria, Analisi e Composizione, inaugurerà oggi il V festival di Musica Elettroacustica e Contemporanea “Confini Mediterranei”, un progetto del M° Silvia Lanzalone in collaborazione con il M° Giancarlo Turaccio. Tre le masterclass con docenti di calibro internazionale quali Roberto Doati, Denis Dufour e Tristan Murail. Apertura del cartellone con la prima masterclass affidata a Roberto Doati, docente del Conservatorio “N.Paganini” di Genova prevista per oggi domani. La masterclass, dal titolo “Contro il muro della forma e del tempo” è finalizzata all’approfondimento e alla composizione della musica elettroacustica e prevede quattro sessioni didattiche rivolte alla presentazione di opere in cui sono state affrontate diverse tematiche, come gli iperstrumenti, le interfacce interattive, la produzione audiovisuale, il teatro musicale e l’improvvisazione elettroacustica. Ogni opera sarà presentata dal punto di vista concettuale, storico, estetico e realizzativo attraverso numerosi esempi audio e video. Il programma dei lavori prevede approfondimenti su “Il gesto e il suono. L’iperviolino e l’esperienza di EyesWeb”; “Il teatro musicale. Artaud e le nuove tecnologie”; “Il rapporto con l’immagine. La produzione videomusicale”; “L’improvvisazione. La creazione della Galata Electroacoustic Orchestra con musicisti classici, jazz, etnici, elettronici”. Martedì 8 settembre alle ore 19, Roberto Doati offrirà un concerto alla platea salernitana dal titolo “Quaderno di esercizi”, ospite della sala concerti del nostro conservatorio. In programma tutte musiche originali del compositore genovese: Veneziana n. 1 per Luigi Nono, musica elettroacustica per voce femminile e risonanze di leggio composta nel 2007, in cui si parte dall’esecuzione vocale, estremamente lenta, della melodia di Vénitienne, un pezzo per clavicembalo di Rameau e le tecniche di Nono, per un nostalgico addio a Venezia; Sindrome scamosciata, una serie di 4 videomusiche ispirate da IPCRESS, il primo incontro dell’autore con la musica elettronica un video e live electronics, creata tra il 2008 e il 2009, il titolo di ciascuno dei brani che costituiscono la mia serie è ricavato dall’oroscopo dell’autore, per il giorno in cui comincioaa lavorare: “Il transito ostile della luna”, “Potrete incappare in un contrattempo”, “Le stelle suggeriscono nuove opportunità”, “Vivrete una settimana all’insegna della stabilità”; Il domestico di Edgar, improvvisazione guidata per sassofono contralto ed elettronica, che saluterà la partecipazione degli allievi Michele D’Auria e Speranza Fusco del 1996, un omaggio a Charlie Parker e all’ Edgard Varèse di Octandre: prima dell’esecuzione la sola improvvisazione del sassofonista, che deve conoscere bene il linguaggio jazz e in particolare lo stile bebop, verrà registrata, dopo l’esecuzione alcuni frammenti della sua improvvisazione vengono trasformati e sovrapposti alla precedente parte elettronica, così che quando un altro sassofonista è disponibile per una nuova interpretazione concertistica, improvviserà anche sull’improvvisazione (deformata) del primo sassofonista, in modo che la nuova improvvisazione viene a sua volta trasformata e sovrapposta alla precedente per costituire la base “elettronica” per una successiva interpretazione. Chiuderà la performance, Seppie senz’osso, musica con immagini di Paolo Pachini, datato 2013, ovvero il V episodio del film Titolo segreto per quadrati, tromba fitta, frutti cavi, progetto videomusicale nato dalla collaborazione con il cuoco Gigi Zanco, con protagonista il tradizionale piatto lagunare rivisto sotto una lente fanta-medieval-nipponica, accompagnati canti senza parole di melograni armonici, fumi che gridano a più non posso e gorgheggi di coltelli danesi.