Il sole primaverile sorriderà ai tanti visitatori che potranno salire sulla cupola della chiesa nobile cara ai salernitani
Si conclude oggi il week end del Fondo Ambiente Italiano che invita tutti a partecipare alle Giornate FAI di Primavera per guardare l’Italia come non abbiamo mai fatto prima e costruire un ideale Ponte tra culture che ci farà viaggiare in tutto il mondo. Giunta ormai alla 27ª edizione, la manifestazione si è trasformata in una grandiosa festa mobile per un pubblico vastissimo, che attende ogni anno di partecipare a questa straordinaria cerimonia collettiva, appuntamento irripetibile del nostro panorama culturale che a partire dal 1993 ha appassionato quasi 11 milioni di visitatori. Centinaia di siti e migliaia di persone che l’anima del FAI accende, prendendo per mano tutti e accompagnando gli italiani a specchiarsi nella stupefacente varietà del paese più bello, aprendo luoghi spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend, durante il quale è possibile sostenere la Fondazione con un contributo facoltativo o con l’iscrizione. Per il 2019, la novità della più grande festa di piazza dedicata ai beni culturali del nostro Paese sarà FAI ponte tra culture, il progetto del FAI che si propone di amplificare e raccontare le diverse influenze culturali straniere disseminate nei beni aperti in tutta Italia. Molti di questi luoghi testimoniano la ricchezza derivata dall’incontro e dalla fusione tra la nostra tradizione e quella dei paesi europei, asiatici, americani e africani. Ecco perché in alcuni di questi siti e in alcuni Beni FAI le visite saranno curate da oltre un centinaio di volontari di origine straniera che racconteranno gli aspetti storici, artistici e architettonici tipici della loro cultura di provenienza che, a contatto con la nostra, ha contribuito a dar vita al nostro patrimonio. La Delegazione FAI di Salerno curerà le aperture in città e provincia, che quest’anno avranno come tema i Particolari e per titolo “Particolarità del Patrimonio Salernitano, dal Capoluogo alla Valle Metelliana con la Badia della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni e la Costa d’Amalfi con Positano e Atrani”. A Salerno si potranno visitare: il Palazzo della Prefettura con l’appartamento del Presidente della Repubblica, il salone di rappresentanza e il Sacrario; il Palazzo Pedace con la sala affrescata del piano nobile e l’aula cultuale sede FAI Salerno con la mostra di Luigi Anelli; la cupola maiolicata della chiesa della SS. Annunziata; il comunichino nell’atrio della Chiesa di San Giorgio; la Cappella Gentilizia di Palazzo Pinto; il Salone da ballo di Palazzo D’Avossa; il Duomo con la Cappella di Nona, la Cappella del Tesoro di San Matteo e gli elementi orientaleggianti del Quadriportico; il Medagliere Pontificio presso il Museo Diocesano “San Matteo”; la Cappella di San Ludovico presso l’Archivio di Stato; le decorazioni misteriose di Palazzo Fiore; soltanto per gli iscritti o per chi si iscriverà in loco, alcune dimore private che svelano dipinti di Gaetano D’Agostino e Lorenzo De Caro. A Positano solo oggi si potrà visitare la Villa Romana. Il FAI Salerno dedica le aperture di Atrani a Franco Giordano, scomparso da un mese, Presidente de “I Luoghi del Cuore” in Costiera Amalfitana e testimonial del primo Luogo del Cuore in Campania, la chiesa di San Salvatore de Birecto ad Atrani. In città grande interesse ha sortito la visita della cupola dell’Annunziata, con le sue celeberrime “ambrogette-scandole” con il loro disegno particolare, che imita le scaglie dei pesci, ovvero a onde esagonali, con accostamenti di fasce dello stesso colore a quelle di un colore diverso, ultima opera dell’indimenticato Giancappetti.